martedì 7 aprile 2009

Simone Gesi e il suo Dagadà vincono l’Arcipelago 650


Marina di Scarlino, 6 aprile 2009 – Una gran bella regata, difficile e appassionante, l’Arcipelago 650, esordio stagionale per la classe Mini 650 in Italia, ospitata dalla Marina e dal Club Nautico di Scarlino. 160 miglia rese assai interessanti sia dal percorso, che comprendeva il periplo dell’Arcipelago Toscano con passaggi da Capraia, Elba a sinistra, Giglio a sinistra, Giannutri, che dalle condizioni meteo, con un robusto Maestrale fino a 25 nodi che nella giornata di sabato ha impegnato non poco gli equipaggi prima in velocissime planate e poi in una dura bolina per risalire la costa maremmana fino all’arrivo davanti alla Marina di Scarlino, dove i primi sono giunti alle 4:30 di domenica 5 aprile, dopo circa 40 ore di navigazione.

E il primo è stato proprio l’equipaggio di casa, quello di Dagadà del maremmano Simone Gesi (LNI Follonica e istruttore di vela presso il CN Scarlino) che, con il suo co-equipier Giorgio Tacchi, ha dato vita a un lungo, tecnico e appassionante duello con Prysmian Ugo Mursia Editore del fiorentino Giancarlo Pedote (con lui Piero Burresi).

Gesi, supportato nella sua campagna Mini Transat, dalla Marina di Scarlino, Eurovinil, Avanande e Tartana era partito meglio di tutti alle 13 di venerdì, con una brezza sui 7 nodi da Libeccio, ed era rimasto in testa fino a Piombino, quando Pedote si è pian piano avvicinato dando vita a un lungo ingaggio che l’ha portato in testa. La fase decisiva dopo il passaggio da Giannutri, raggiunta nel pomeriggio di sabato. Gesi ha scelto una rotta sotto costa, risalendo la costa maremmana da Talamone fino a Punta Ala con continui bordi a poca distanza da terra, in modo da evitare il più possibile le onde formate provocate dal forte Maestrale. A Punta Ala, alle due di notte di domenica, Dagadà aveva ormai un quarto d’ora di vantaggio su Prysmian, margine che ha mantenuto fino all’arrivo alla Marina di Scarlino. Terzo, staccato di circa un’ora, è stato Penelope di Susanne Beyer e Piero Platone. Quarto Ma Vie Il Frangente di Andrea Farina e Daniel Valli, primo dei prototipi con il suo albero alare privo di crocette. Seguono Monster (Lusso), Jamin-A (Renella), New (Parrocchetti), Adreanalina (Iacopini) e lo spagnolo Oceanzero (Perez).

La regata era valida ai fini della qualificazione per poter disputare la Minitransat, la celebre regata transatlantica in solitario che si terrà nel settembre 2009. La Transat 6.50 si corre, su Mini di sei metri e mezzo, con partenza dal Porto di La Rochelle e arrivo a Salvador de Bahia in Brasile, con una sola tappa a Puerto Calero (Lanzarote, isole Canarie).

Simone Gesi con Dagadà e Giancarlo Pedote con Prysmian sono apparsi veloci e preparati e la loro campagna per la MiniTransat proseguirà ora con il Gran Premio d’Italia, regata di 550 miglia organizzata dallo Yacht Club Italiano tra Genova, la Caletta (Sardegna), Giannutri e di nuovo Genova, prevista alla fine di aprile.

Da segnalare anche l’avaria a una delle 10 barche partecipanti, Yak, che non aveva dato notizie via radio agli appuntamenti obbligatori previsti dall’organizzazione e non era stata più vista dagli altri concorrenti e dagli yacht in assistenza alla regata dopo il passaggio da Capraia. Il Comitato Organizzatore e la Marina di Scarlino hanno subito contattato le Autorità Marittime Compartimento Marittimo di Livorno che si è coordinato con le autorità di Piombino, Castiglione della Pescaia e Porto Santo Stefano. In mancanza di notizie certe, dopo aver ricevuto l’autorizzazione da Comparare Livorno, un mezzo veloce della Marina di Scarlino condotto dal direttore del Marina Filippo Soffici, è salpato all’una di notte della domenica, riuscendo poi a localizzare lo scafo al largo di Marina di Grosseto, dove stava procedendo con velatura ridotta. L’equipaggio ha poi riferito di problemi alla radio e di un’avaria all’albero. Lo scafo è stato trainato in sicurezza fino alla Marina di Scarlino, dove è giunto alla 4 del mattino. Il Comitato Organizzatore ringrazia la Guardia Costiera per l’assistenza ricevuta.



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