Porto Santo Stefano.
Con la terza ed ultima tappa, il Trofeo Reali Presidi di Spagna, si è
concluso il circuito che ha assegnato l’ambito Trofeo Challenger
Armatore Costa d’Argento: il J24 Ita 501 Avoltore, armato e timonato da
Massimo Mariotti (Circolo Nautico e della Vela Argentario) si è
aggiudicato la vittoria nella Categoria IRC e ha chiuso in seconda
posizione la classifica ORC vinta dopo una agguerrita battaglia dal
Grand Soleil 46 Pierservice Luduan del compagno di circolo Enrico de
Crescenzo (CNdVA). Terzo Augusto Massaccesi su ID&A.
“Quest’anno
il mio Circolo con gli altri principali sodalizi sportivi
dell’Argentario (lo Yacht Club Santo Stefano e il Circolo della Vela
Talamone) ha istituito il Trofeo Challenger Armatore Costa d’Argento che
teneva conto delle classifiche delle tre prove organizzate
indipendentemente dai Club (Trofeo Caravaggio disputato il 19 e 20 marzo
al CNdVA, Pasquavela dal 26 al 28 marzo allo YCSS, e il Trofeo Reali
Presidi di Spagna dal 9 al 10 aprile presso il CdVT). - ha spiegato
Massimo Mariotti -Come fatto anche in anni precedenti, mi sono fatto
rilasciare dall’UVAI un certificato Altura per gareggiare con ITA 501
Avoltore sia nella Classe IRC che in quella ORC e, insieme al mio
equipaggio, che per vari impegni si è alternato nelle tre
manifestazioni, abbiamo deciso di partecipare al Trofeo.”
“La
battaglia, sin dal Trofeo Caravaggio, è stata tra Pierservice Luduan e
Avoltore che tante volte si è imposto su numerosi campi di regata.
Ironia della sorte ha voluto che fossero rispettivamente la barca più
grande e più piccola tra quelle partecipanti. -si legge nel comunicato
ufficiale del Comitato Organizzatore -E così mentre Pierservice Luduan
vinceva regolarmente in tempo reale, Avoltore si è imposto in più
occasioni in quello compensato. Al termine di Pasquavela, Avoltore
conduceva in testa la classifica ORC di 0.5 punti, quindi sarebbe stato
il terzo evento a fare la differenza. La prima giornata del X Trofeo dei
Presidi di Spagna ha visto Pierservice Luduan battere Avoltore per soli
37 secondi in tempo compensato. Pertanto i due equipaggi si sono
“giocati” il Trofeo nella seconda e ultima giornata.”
“Il
primo giorno del Trofeo Reali Presidi di Spagna, nel bellissimo
scenario del golfo tra Porto S.Stefano e Talamone, si è svolta una
regata di circa 20 miglia su quattro boe, caratterizzata da tutte le
condizioni di vento possibili (dallo scirocco al maestrale) che, per
qualche ora, ha soffiato anche con forte intensità.
Gli equipaggi,
infatti, sono stati fortemente impegnati in un gioco di tattica per
sfruttare al massimo i venti, prima leggeri (da Sud-Est tra i 5 e i 7
nodi) e poi, dopo un deciso salto di vento (verso Nord–Est, con raffiche
fino a 20 nodi che hanno cambiato totalmente lo scenario sul campo di
regata) sono stati costretti a manovrare velocemente e a fare repentini
cambi di vele. - ha proseguito Mariotti -Domenica, invece, la regata è
stata di circa 30 miglia, da Porto Santo Stefano a Giannutri (con giro
dell'isola) ed arrivo a Porto Ercole (in pratica una poppa/gran lasco
fino al superamento di Giannutri e poi una bolina fino a Cala Galera).
Purtroppo,
come anche qualche altra barca, Avoltore è incappato nella copertura
del vento all'Isolotto d'Ercole (vicino all’arrivo) e il risultato
finale della giornata è stato meno brillante di come avrebbe potuto
essere. Certamente regatare con le barche più grandi d'Altura modifica
completamente la tattica di regata ed è meno faticoso ma anche meno
divertente che regatare tra monotipi, dall’altra parte si fa della vera
navigazione, un po' più rilassati, navigando in tratti di mare
bellissimi come quelli dell’Argentario.
Al Trofeo dei Reali Presidi, a
bordo di Avoltore sono stati impegnati Lorenzo Sclano alle scotte,
Alessandro Pucci centro e drizze, Marianna Buzzetti allo spi e prua, e
il sottoscritto al timone. Desidero sottolineare che Alessandro (circa
25 anni) e Marianna (circa 17 anni, allieva del Circolo della Vela
Talamone e giovane promessa negli Snipe) pur essendo saliti per la prima
volta su un J24, sono stati bravissimi. Il J24 si è comportato
benissimo con tutte le andature e in tutte le occasioni, impressionando
gli avversari (soprattutto quelli molto più “grandi”) per la sua grande
versatilità e per i brillanti risultati conseguiti.”
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