È stata una lunga e splendida
avventura quella del socio Detlef Münchow, che a partire dall’inizio di
settembre del 2012 ha viaggiato dall’Adriatico ai Caraibi e ritorno, portando
il guidone della Compagnia della Vela a bordo del suo Janneau 57 Champagne. La passione per il mare è sempre
stata al fianco di Münchow: manager di successo in AB Electrolux (Executive
Vice President di Elux AB e Presidente di Elux Professional con sede a Pordenone),
ma anche istruttore di vela ai corsi estivi di Grado presso la Lega Navale.
Da
quando dopo il pensionamento gli impegni lavorativi sono diminuiti (anche se
rimane Visiting Professor alla Summer School di Ca’ Foscari), “Michele di
Venezia” o “Master Mike” com’è meglio conosciuto nel mondo nautico, ha potuto
mollare gli ormeggi per un’impresa che aveva nel cuore da tempo dopo quattro
transoceaniche alle spalle. A fine 2012 ha infatti partecipato alla ARC (Atlantic
Rally for Cruisers), la mitica regata che porta annualmente più di 200
imbarcazioni da crociera a effettuare la traversata dell’Atlantico in maniera
sicura, agonistica e divertente.
Una volta giunto ai Caraibi li ha
girati in lungo e in largo, aggiornando chi stava dall’altra parte dell’Oceano
attraverso il blog “The Munch Report”, un diario di bordo virtuale che è una
lettura consigliata per tutti coloro che desiderano conoscere un po’ di più
delle baie, delle usanze, della storia di queste paradisiache isole. Master
Mike ha preso spunto da ciò che vedeva, gustava e provava per raccontare in
maniera molto originale alle volte con parole, altre con immagini, cosa c’è
dietro alle spiagge patinate da rivista e chi sono o come vivono gli abitanti
di Antigua, Guadalupa e Martinica.
Quello che emerge dal blog e viene
confermato da “Michele di Venezia” una volta tornato alla sua casa di S.
Samuele è la felicità di un viaggio «fatto con le persone giuste, al
momento giusto», il che significa una serie di
fidati amici che si sono turnati in barca e un lungo periodo in quasi
solitudine, quando da Gibilterra alla Croazia ha navigato con il solo aiuto
dello chef di bordo. Che l’equipaggio fosse coeso lo si desume dal murales che Champagne ha lasciato a Las Palmas, grazie
al quale ha vinto il premio Best Wallpainting Award alla ARC 2012.
Tanti i momenti indimenticabili di
questo lungo peregrinare: la natura stupenda di Dominica, isolotto di 750 km2
dove esiste un’incredibile dicotomia tra la povertà degli abitanti e la rigogliosità
delle piante; l’eruzione vulcanica a Monserrat, che secondo Mike potrebbe
essere paragonata a quella di Pompei, ma soprattutto il rientro a casa,
salutato dagli amici della Compagnia della Vela e non solo, che l’hanno accolto
e hanno arrotolato con lui il gonfalone di S. Marco, del quale è stato
ambasciatore.
Ora si guarda al futuro con gli
occhi pieni di splendidi ricordi. «Adesso voglio concentrarmi sulla
progettazione e realizzazione del mio nuovo yacht che verrà con buona
probabilità disegnato in Olanda e costruito o a Bodrum in Turchia oppure a Ipswich
in Inghilterra» ha confessato “Michele di
Venezia” «Vorrei crearmi una barca capace di garantirmi il
massimo comfort in tutte le regioni del mondo, anche le più dure, perché il
prossimo passo potrebbe essere quello di partecipare al Blue Planet Odyssey, un
giro del mondo in modalità cruising rally che Jimmy Cornell sta organizzando
con partenza nell’estate 2014 dalla Scozia, sull’itinerario che porta
attraverso il passaggio a Nord Ovest, le Hawaii, la Micronesia, il Giappone e
arrivo a Singapore. I tempi sono stretti, ma a questo viaggio ci si può unire
in qualsiasi tappa ed è una libertà di non poco conto».
Si
prospettano viaggi ancora più lontani e avventurosi per il guidone della
Compagnia della Vela.
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