martedì 3 aprile 2012

MINI 650 - Arcipelago 650 - Stagione Atlantica alle porte


Ho avuto la fortuna di potere correre l'Arci su di un Dingo1 velocissimo in quelle condizioni e preparato da un armatore appassionato e competente come Federico Cuciuc. Abbiamo cesellato la rotta praticamente in modo perfetto, non abbiamo perso mai la concentrazione ed i primi posti del gruppo... ma io, a parte per un brevissimo tratto dopo Capraia, la prua a Scow del Pacipat 650 di D'Ettorre praticamente non l'ho mai vista: eravamo sempre dietro la sua poppa a "cuore"con monotimone! Ragazzi: quella barca va come uno sparo! Partiamo con arietta sugli 8-10 nodi ed alla boa di disimpegno... è primo di flotta, davanti al P2 di Sabiu-Apolloni, al rigenerato Mavie ed a noi. Beh, penso, avranno imbroccato la partenza ed il bordeggio ma ora... col cavolo!

Nelle successive decine di minuti mura a sinistra i rapporti tra noi del gruppo di testa rimangono sostanzialmente invariati. L'unico che mi pare proprio si allunghi all'orizzonte è solo quello con la strana prua "a goccia", come Pacifico, il prolifico suo inventore, preferisce che la si chiami.

Ed in poppa? Tranquilli!

Le quasi 80 miglia fino a Capraia corse di notte sul filo dei 7-8 nodi di velocità gli fanno un baffo se è vero che all'alba, escluso un Fontanot in stato di grazia che veleggia lontano col suo spi rosso, 811 non schioda dalle prime tre posizioni scratch.

D'accordo... manca la riprova con vento più forte e moto ondoso dichiarato ma, a detta del progettista, sarebbe proprio lì che lo strano mezzo esprimerebbe qualità marine in morbidezza nel passaggio sull'onda ed in equilibrio di conduzione insospettate.

Di sicuro non ci troviamo di fronte ad un bidone e la mia speranza è che Pacifico trovi le risorse tecniche e motivazionali per portare il suo gioiello originalissimo in Francia o in Spagna. Sarebbe un crimine non mostrare una tale perla del genio italico espresso nel campo dei Minitransat.

Che bello sarebbe poi se un suo conterraneo fortissimo, un certo Giacomo Sabbatini, ne prendesse il timone! Dai..sperare non costa nulla....

Successone di partecipazione e di condizioni meteo all'Arci quindi, e sfido qualunque organizzazione, a proporre un Circolo che possa garantire una ospitalità ed una bellezza pari a quello di Talamone. Forse non sarà carino ma non posso non fare il paragone con la quasi contemporanea MiniMed a La Grand Motte.

Certo che non è un disonore avere tra i partenti parecchi Pogo1 e Super Calin, anzi! Tuttavia se si parte solo in 11 e le novità, in termini di barche ed armatori, sono pochine, non si può non riflettere.

La schiatta dei Mediterranei 2011, i vari Lull, Roux, Echavarria, Fermin, Duvignac, Costa, mi pare non abbia fatto proseliti e la Francia del sud si sta trascinando in una attività a scartamento ridotto.

Naturalmente sarei felicissimo di essere smentito,magari a cominciare dall'arrivo di qualche nuovo armatore francese già al GPI e con un successone alla Hexis di fine Agosto. La realtà però, al momento, esprime altri valori.

Anche in Atlantico tra poco inizierà la Rumba.

A metà Aprile la Demi Cle, double di 150 miglia, aprirà la stagione.

Seguiamola perchè tra i partenti ci saranno due validissimi ministi italiani. Giancarlo Pedote ci regalerà l'attesissimo debutto sullo Scow e correrà addiritura con Raison a bordo! Ho letto sul suo sito la procedura standard organizzata per una virata con vento superiore ai 15 nodi… Ben 22 manovre si concatenano in sequenza ferrea! E tutto solo per una banalissima virata.

Pensate a quante manovre e cambi di velatura possano accadere su di un Proto complicato come quello e tirate le somme per valutare la mole di lavoro maniacale a cui si sta sottoponendo Giancarlo per onorare al meglio il suo nuovo acquisto...

Anche Pendibene dovrebbe essere della partita.

Il suo ritiro alla Transat 2011 rimane uno dei misteri velici più intricati di quelli a mia conoscenza. Ora il toscano si allena in pianta stabile al nord, e correrà solo le regate di quei siti, per un confronto più serrato coi califfi della Classe. In bocca al lupo....

Sarà per i corsi dallo YCI, sarà perché parecchi atleti dei 650 sono ormai alla terza stagione di fila, sarà perchè il maggior numero di partecipanti alle regate Italiane degli ultimi anni non poteva non portare anche ad un'incremento della qualità, sarà, sarà... ma la mia impressione è che nei prossimi anni il richiamo della Classe Francese per l'elevato numero di ritirati nel 2011 sarà un ricordo sbiaditissimo e le classifiche Top Ten parleranno sempre di più anche la nostra lingua. Vedrete!

Forse non doveri scriverlo... ma la nostra già notevole forza d'urto si irrobustirà ulteriormente col ritorno di un grande del "2009": Luca del Zozzo ha già riacquistato un P2 e si sta già allenando in un centro atlantico.

"Questi anglosassoni non sono contenti se non si fanno del male in barca!"

Non sono due anni che l'immenso Loick Peyron commentava con queste parole l'attitudine dei velisti di lingua inglese a monopolizzare la Volvo Race. Ora i ruoli si sono invertiti e, al momento, Groupama, dopo avere trionfato ad Aukland, sta per doppiare per prima Capo Horn. Lo scrivo per rimarcare che il media-man della barca francese, quello che si cura delle immagini, dei collegamenti radio e della cucina di bordo, è Yann Ryou triplo vincitore del MiniFastnet negli anni recenti. Possiamo fare di tutto!!
 
(da www.classemini.it di S. Paltrinieri)

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