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venerdì 15 agosto 2025

The Ocean Race - Maratona di manovre nell’ultimo tratto verso Portsmouth


La tappa 1 di The Ocean Race Europe 2025 si preannuncia “dura” nel suo atto finale, con gli equipaggi che affrontano una notte insonne di continue manovre navigando di bolina verso il traguardo.

I primi giorni della regata si sono sviluppati in fasi ben distinte: dalla frenetica navigazione costiera in uscita da Kiel, alla veloce e regolare traversata del Mare del Nord. Ora, con meno di 100 miglia da percorrere, il finale promette di essere il più estenuante: venti leggeri, corridoi stretti e manovre incessanti fino all’arrivo.

Ieri c’è stata una svolta – una dorsale di alta pressione che ha diviso le sorti della flotta. Le previsioni indicavano rallentamenti, ma i leader hanno trovato più vento del previsto. « Abbiamo avuto condizioni ideali dopo [la dorsale], con vento da est-sud-est che ci ha permesso di avanzare velocemente », ha detto Paul Meilhat (Biotherm), ancora in testa. Yoann Richomme (Paprec Arkéa), secondo, si è detto « felice di aver attraversato [la dorsale] più velocemente del previsto ».

Chi seguiva ha pagato un prezzo più alto. « Abbiamo perso molto più tempo del previsto. Sembrava di essere bloccati, frustrante », ha ammesso Will Harris, il cui Team Malizia, terzo, ha visto il distacco aumentare da 2,5 a 10 miglia. In fondo alla classifica, Team Amaala è stato il più penalizzato, con solo 3 nodi di media questa mattina.

« Cerchiamo di avanzare al meglio », ha detto Alan Roura, skipper di Amaala. « Abbiamo corrente contraria e non è facile. Abbiamo recuperato un po’, ma non abbastanza per riprendere i nostri amici canadesi. Non molliamo, ma con solo 4-5 nodi davanti è dura. Serve spinta per superare la corrente. »

L’ultimo tratto attraversa la Manica, con rotta ristretta tra costa e zone di esclusione. Questo pomeriggio, Biotherm ha incontrato una zona di venti leggeri vicino a Dover, dove meno di cinque miglia separano costa e limite. Poi si restringe ancora, fino a 3,3 miglia. Con vento stabile sarebbe già stretto, ma il previsto sud-ovest – la direzione peggiore – esclude un facile traverso: ci sarà da “rimbalzare” tra i lati con continui bordi.

« Non passeranno più di 30 minuti senza una manovra fino alla fine », ha detto Meilhat. Ogni manovra significa spostare centinaia di chili di attrezzature, ancora più difficile di notte. Il sonno sarà ridotto a pochi minuti tra una virata e l’altra.

« Da stanotte fino al mattino sarà tosta: vento leggero e tante manovre », ha aggiunto Jack Bouttell (Biotherm). « Verso Dover c’è tantissimo traffico navale: traghetti, navi cargo… bisognerà fare attenzione. »

Alle 12:00 UTC, Biotherm aveva 18 miglia su Paprec Arkéa, con Malizia a 14 miglia dietro. Be Water Positive è a 70 miglia e Amaala a 96.

Se Biotherm tiene il ritmo, l’arrivo a Portsmouth sarà domattina presto. Ma la lotta durerà tutta la notte e il podio è ancora incerto.
Il percorso potrebbe essere esteso per un arrivo diurno; ETA attuale: giovedì mattina (ora locale Portsmouth). E questo sarà aggiornato su www.theoceanrace.com

Intanto Holcim PRB e Allagrande MAPEI Racing, coinvolti in una collisione alla partenza, hanno presentato proteste reciproche. L’udienza si terrà a Cartagena dopo la tappa 2. Entrambi sono ancora a Kiel per le riparazioni.

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