Alberto Divella, atleta di classe olimpica Ilca 7 del Circolo della Vela Bari, è stato convocato dalla FIV alla regata internazionale di Kiel (Germania) organizzata dal Kieler Yacht Club - Kiellinie 70 dal 18 al 25 giugno.
Nato e cresciuto sui pontili del sodalizio sportivo barese, dalla scuola vela, dove ha mosso i primi passi con l'optimist con Beppe Palumbo, e poi con Riccardo Sangiuliano e Luca Bergamasco prima sull'Open BIC, e poi negli Ilca dove dopo aver regatato in Ilca 4 e Ilca 6 è finalmente passato alla classe olimpica Ilca 7 seguita da Sangiuliano. E visti i risultati che la giovane promessa della vela barese sta conquistando regata dopo regata, da quest'anno la Federazione Italiana Vela lo ha inserito nel progetto sviluppo e under.
Molto soddisfatto il tecnico del CV Bari Riccardo Sangiuliano che ha iniziato a seguirlo e allenarlo quando aveva 13 anni accompagnandolo in tutto il percorso fino a oggi che di anni ne ha 20. “Ha dimostrato sempre tanta perseveranza e determinazione e questo è quello che fa più onore. Ora è un atleta maturo, ben costruito e ben strutturato e sono felicissimo del momento che sta vivendo, certo che continuerà a impegnarsi con costanza per raggiugere i suoi obiettivi”. E con lui anche la direzione nautica e tutto il consiglio direttivo del CV Bari che quotidianamente si impegnano per offrire ai propri atleti le migliori possibilità per vederli crescere nel mondo della vela, continuando a portare lustro al sodalizio sportivo barese che da quasi cento anni costruisce alcuni dei più grandi campioni di vela del panorama italiano e internazionale.
Ma torniamo ad Alberto Divella. La sua stagione sportiva è impegnativa tra raduni, stage, regate internazionali. Il tutto senza tralasciare l'Università. Alberto frequenta il primo anno del corso di laurea in inglese in Business & International Management all'Università Bocconi di Milano. Gli abbiamo fatto una breve intervista prima della sua partenza. Ecco cosa ci ha risposto.
Alberto, cosa vuoi fare da grande?
Il mio sogno rimane quello di avere una carriera da sportivo, ma non sempre si può fare, per cui bisogna sempre trovare altre opzioni da portare avanti insieme allo sport. Fin quando riuscirò a conciliare le due cose ben venga. Nel frattempo, ho avuto questa grande possibilità e ho deciso di coglierla.
Come riesci a conciliare lo studio, e il vivere fuori, a Milano, dove il mare non c'è, con l'attività sportiva agonistica? Dove e come fai ad allenarti?
Conciliare studio e sport è abbastanza complesso, specialmente se si tratta di vela e si studia in una città come Milano dove non c'è il mare. Io cerco di fare il più possibile sfruttando la vicinanza al Lago di Como nei fine settimana e ogni volta che posso, quando sono un po' più libero dalle lezioni e dallo studio. E devo dire che da questo punto di vista mi aiuta anche molto il programma della Federazione che sta diventando sempre più intensivo e con lunghi blocchi di allenamento di una settimana con la squadra azzurra. Poi c'è l'allenamento a terra, e quello lo riesco a svolgere a Milano senza molte difficoltà integrandolo con gli impegni universitari e inserendo anche alcune uscite in bici che fanno parte del mio percorso di allenamento generale.
Cosa significa per te essere stato inserito nel progetto sviluppo under dalla Federazione?
Sono stato entusiasta alla notizia di esser stato inserito in questo progetto. Mi ha fatto capire che sto lavorando bene. Vengo da due classi come Ilca 4 e Ilca 6 in cui non ero tra quelli che si contendevano i titoli nazionali, men che meno quelli internazionali. Ora comprendo che lavorare duro, allenarsi più degli altri, fare le cose con criterio e metterci impegno paga. Sono contento di questo e spero di continuare con questo percorso.
Qual è il tuo obiettivo a Kiel?
La prendo come una regata di allenamento, importante, perché mi troverò a competere a un livello molto alto, sicuramente più alto degli U21 e mi darà un primo assaggio dei principali protagonisti di Europeo e Mondiale che sono anche i miei obiettivi per il 2025. Sarà importante confrontarsi con gli altri atleti e cercare di stare sempre davanti e imparare il più possibile dai senior, da chi ha più esperienza di me in questa classe, da chi punta a partecipare ai Giochi Olimpici. Sfrutterò Kiel come una "palestra" per capire i miei punti deboli e i miei limiti per poi lavorarci su in vista dei prossimi appuntamenti.
Qual è il tuo sogno?
Vorrei fare il velista...questo è certo, arrivare alle Olimpiadi è quello che voglio. Spero di riuscire a realizzarlo. Sicuramente continuerò a impegnarmi e a metterci tutta la mia determinazione per farlo.
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