Ogni qualvolta la routine giornaliera a bordo cambia, si sente qualcosa di
strano e, in un certo senso, destabilizzante. Tutte noi sapevamo che gli oltre
20 nodi di vento non sarebbero durati per sempre e che saremmo inevitabilmente
incappate in questa zona di alta pressione, tuttavia rimane sconvolgente il modo
in cui la vita cambia senza le enormi onde che si frangono su di noi. È strano come, anche nelle condizione più scomode, bagnate e logisticamente
impegnative, i cambi di vela o di rotta creino un pò di sconcerto. Ieri, mentre
uscivamo dagli alisei e cambiavamo vela issando l’A3, lo stato del mare si era
calmato, il vento era calato. Improvvisamente la barca era piatta e
asciutta.
Avere la barca piatta, dopo giorni in cui viaggiavamo con un’inclinazione di
30 gradi, dovrebbe essere cosa gradita, in quanto la vita diventa nuovamente
facile. Tuttavia, il cambiamento da una barca inclinata e fradicia ad una piatta
e asciutta, porta con se una lista di cose da controllare, per le quale devi
trovare il tempo necessario. Sai che dovrai farti una doccia per sentirti
nuovamente un essere umano. Sai che dovrai fare le pulizie di primavera per dare
una pulita e rinfrescata. Sai che dovrai riprendere in mano la lista dei tuoi
compiti e dovrai metterti a sistemare le cose che erano state accantonate in
vista di giorni più asciutti.
Detto questo, bisogna anche dire che è scioccante il modo in ci abbiamo
vissuto negli ultimi giorni. Riuscite ad immaginare di vivere nel vostro bagno
per quattro giorni con la doccia in funzione e la porta chiusa? Dormire,
mangiare e lavorare in una stanza umida. Come potete immaginare l’odore era
lungi dall’essere gradevole, finché Sam non ha aperto il boccaporto di prua e
l’aria stantia e pesante ha avuto l’opportunità di un ricambio. Cavolo, abbiamo
vissuto come se fossimo degli uomini!
“Al momento questa non è una barca vissuta da ragazze,” ha detto ridendo
Justine. Sfortunatamente per Justine, lei era quella più duramente colpita dalla
puzza prodotta da 12 esseri umani viventi in una barca di 65 piedi, in quanto si
trovava seduta sottovento rispetto ai boccaporti, perciò quando l’aria
puzzolente è uscita l’ha colpita dritta in faccia.
Sarò onesta a questo proposito: le ragazze no puzzano. Noi profumiamo sempre
come rose in un giorno d’estate. Perciò non so esattamente chi può essere
sgattaiolato nella nostra barca ed aver lasciato un simile fetore, ma il gioco è
finito, ed è ora che la “presenza” se ne vada fuoribordo!
A parte gli odori molesti, le condizioni sono molto più che piacevoli mentre
navighiamo ad est delle isole dei Caraibi. In effetti, se aprite il dizionario
alla voce “veleggiare piacevolmente”, avrete un’idea di come sia stata la
giornata.
Ebbene sì, la vita qui sta andando bene: il sole splende, il tempo è mite, e
ciò fa venir voglia a Dee di ballare!
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