Oggi Stacey Jackson è molto emozionata. No, non è perché questo è l'ultimo 
giorno intero che passiamo in mare. E non è nemmeno perché abbiamo terminato la 
nostra "super virata vietnamita". Stacey Jackson è felice perché oggi è 
l'Australia Day.   Si tratta di una festa Nazionale Australiana in cui si celebra il giorno in 
cui il Capitano James Cook, nel 1770, si stabilì in Australia, dando il via alla 
sua colonizzazione da parte degli inglesi. Il capitano Cook si era letteralmente 
imbattuto nell'Australia, mentre navigava lungo la costa. Questa giornata viene 
tipicamente celebrata con salsicce e gamberi alla griglia (gamberi 
nell'accezione della lingua inglese, non americana), qualche birra gelata ed una 
partita a cricket in giardino con gli amici. Ciò che Stacey preferisce 
dell'Australia Day è la torta lamington – un dolce spugnoso a base di 
cioccolata e cocco.
Per celebrare questa ricorrenza a bordo, Stacey ha portato qualche regalino, 
incluso un cappello ad ombrello, una fascia anti sudore da polso per il grinder 
ed una fascia antisudore per la fronde per la timoniera (entrambe con i simboli 
dell'Australia). Sfortunatamente una piccola raffica si è portata via l'ombrello 
– cappello, ma noi speriamo che un pescatore fortunato lo trovi. C'è anche una 
scorta segreta di Tim – Tams (biscotti al cioccolato australiani) a bordo e 
siamo tutte ansiosamente impazienti che vengano tirati fuori dal 
nascondiglio.
L'Australia Day precede, in termini di importanza, la "super virata 
vietnamita" (G.V.T.O.) – un tratto di mare percorso di bolina, che si sviluppa 
per 160 miglia lungo la costa vietnamita, nel corso del quale abbiamo dovuto 
compiere molte virate tra la costa ed una corrente contraria molto forte. In 
totale abbiamo eseguito circa 15 virate.
"Pensavo che sarebbe stato molto peggio," ha detto Stacey. "Prevedevo molte 
più virate e nessuna pausa. Invece abbiamo avuto un'ora o giù di lì tra una 
virata e l'altra, alcune volte anche di più, perciò era facile recuperare le 
energie."
"Sapevamo che stava per succedere," ha detto Sara. "Perciò abbiamo trascorso 
gli ultimi giorni risparmiando le energie e organizzando le attrezzature in 
funzione della serie infinita di virate che ci attendevamo."   Nel corso del G.V.T.O. abbiamo dovuto schivare continuamente piccole barche 
da pesca locali e le loro reti. I vietnamiti usano pescare in gruppo, perciò è 
capitato di navigare per miglia senza incrociare una barca e poi ritrovarci a 
percorrere miglia zigzagando tra le piccole barche colorate.
Entrambe le parti (noi e i pescatori) erano affascinati dalla barca 
dell'altro – in quanto nessuno di noi aveva mai visto niente del genere. Verso 
il tramonto, mentre il ritmo delle virate aumentava, il numero dei piccoli 
pescherecci cresceva e noi navigavamo vicino a barche così piccole da sembrare 
tazze da the. Al calare della notte c'erano così tante barche lungo la costa che 
ci si sarebbe quasi aspettati di vedere una città sulla riva.
Stiamo per iniziare l'ultimo giorno di regata di questa tratta della 
competizione – e domani potremmo spuntare (come completata) un'altra tappa di 
questa Vovlo Ocean Race. E' un momento dolce e amaro allo stesso tempo. "Le 
prime due settimane di questa tappa sono state bellissime, in quanto eravamo 
agganciate al resto della flotta per tutto il tempo a così facendo abbia 
imparato molto," ha affermato Annie. "Però, quest'ultima settimana è stata dura 
perché abbiamo perso miglia che non siamo più state in grado di recuperare."
Perciò, domani pomeriggio, navigheremo fino a Sanya entusiaste non solo di 
raggiungere un nuovo Paese ed una nuova cultura, ma anche per la partenza alla 
volta di Auckland che sarà tra undici giorni (UNDICI giorni!!!). Saremo riposate 
e pronte ad andare – pronte, ancora una volta, a dare tutte noi stesse e 
dimostrare che siamo un elemento da temere in questa competizione! (www.teamsca.com)

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