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mercoledì 7 gennaio 2015

Team SCA alla Volvo Ocean Race - Giorno 3 : tutti gli occhi puntati all'orizzonte



Per alcune barche, come Team Brunel, Dongfeng e Azzam è stato così per tutta la competizione, fin dalla partenza da Alicante. Tuttavia per noi, in tutta onestà, è qualcosa di nuovo.Nelle prime due tappe eravamo in coda alla flotta ed era come giocare ad un videogame (in quanto vedevamo gli avversari solo sui monitor). Adesso stiamo combattendo nella mischia ed è una bellissima sensazione. "È divertente," ha spiegato Carolijn. Possiamo misurare le nostre prestazioni e vedere come stiamo andando."
 
Ad ogni sorgere del sole, vengono rese note le posizioni delle altre barche e noi possiamo valutare ad occhio nudo la situazione, oltre che con gli strumenti. Certo, continuiamo a scrutare gli schermi dei computer per verifiche precise sulle loro velocità e le rotte, tuttavia la vicinanza consente di vedere i cambi di vele e le tempistiche di strambate e virate degli avversari.Non dobbiamo più attendere le canoniche sei ore (dei report di posizione) per scoprire cosa sta accadendo nella flotta! 

Lo "stress da report" sembra essersi dissolto e non ci mangiamo più le unghie nell'attesa di scoprire se la nostra mossa è stata proficua."Nel complesso, tutti hanno più o meno la stessa rotta. Perciò si tratta in sostanza di stare con loro," ha affermato Libby. "Al momento è sopratutto una questione di posizione all'interno della flotta e cose del genere. Tutti abbiamo avuto dei momenti di stallo in assenza di vento, con la conseguente ricerca di uscire al più presto dalla bonaccia, ed in questo gioca un ruolo importante anche l'avere un pizzico di fortuna." (www.teamsca.com)

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