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domenica 7 dicembre 2014

Team SCA alla Volvo Ocean Race - Giorno 17: Cioccolata Svizzera


Siamo una squadra di donne che conducono vite normali e, spesso, ci sembra strano essere sotto la luce dei riflettori. Tutte viviamo in equilibrio tra l'essere veliste toste in mare e ragazze femminili che amano ballare (come tutti sappiamo dai nostri video!). Tutto ciò, non perché faccia "figo", ma semplicemente perché è quello che siamo e che siamo sempre state. Il nostro lavoro ci fa apparire toste ma, interiormente, siamo sempre una comitiva di ragazze con i capelli lunghi e tutto il resto.


Come aggiunta alla specialità del nostro team, a bordo abbiamo una coppia di sorelle: le Swissters (sorelle svizzere). Navigare in mare aperto con delle sorelle è un'esperienza diversa, la prima per me. Alle volte Justine ed Elodie non potrebbero essere più diverse l'una dall'altra, altre volte invece devi controllare due volte o rischi di svegliare la sorella sbagliata per il turno.

Elodie (per tutte Elo) è un misto di buon umore e concentrazione; quando regola la randa, lavora sui ginder o timona lei è focalizzata al 100% sul vento, i numeri della bussola e la barca. La sua calma è contagiosa, sia quando è in turno che quando è a riposo. Quando Elo è al timone si può dire che è un tutt'uno: è la sua seconda natura.  Tuttavia, c'è sempre un guizzo nei suoi occhi. Quando la inquadro per catturare la sua essenza di calma determinazione lei mi risponde con il gesto internazionalmente riconosciuto di "rock n' roll" ed un sorriso impertinente. Una sorpresa totale e inaspettata! E' evidente che Elo prende la vita seriamente quando ciò è necessario ma, poi, c'è il momento giusto per l'amore e le risate.

Justine è il sogno di ogni fotografo. Justine (per tutte noi Juju) è così concentrata sulla barca che la macchina fotografica può essere anche a due centimetri dal suo naso ma lei non si ritrae. I suoi occhi azzurri scrutano solo la velocità del vento e la direzione. Tuttavia lei può anche essere l'incubo del fotografo quando sfreccia in giro per la coperta più veloce della luce.

Nelle quattro ore in cui è in turno, Juju è come un flipper che cerca incessantemente di guadagnare 0,01 nodo di velocità della barca. E spesso ci riesce. Quando non è concentrata nel portare la sua performance a bordo al 102% lei prende appunti sulla rotta e sulle regolazioni delle vele. Il suo punto di forza è regolare la vela di prua, un compito impegnativo e mai ripetitivo. Justine ha una mentalità razionale; è lei che ci ricorda che sì, l'errore appena compiuto è grave, ma orami è fatta: è inutile piangere sul latte versato ma bisogna guardare avanti. (www.teamsca.com)

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