GARGNANO (Brescia) -
Si lavora al Circolo Vela Gargnano per la 64a Centomiglia dei prossimi
6-7 settembre. Ma non si dimentica il lavoro nel sociale. Oggi si sono
viste in acqua alcune imbarcazioni che sperano di ben figurare alla
regata. Tra queste c'era "Stravaganza", la barca che presenta il "bulbo
volante", che è firmata dall'olimpionico britannico Jo Richards. Sempre
oggi la base del CV Gargnano e il porticciolo di Marina di Bogliaco
hanno ospitato il progetto Itaca, iniziativa promossa dall' Ail di
Brescia e Verona. Purtroppo la pioggia ha bloccato la flotta in porto.
Nutrita la partecipazione che in questi ultimi mesi ha toccato i
principali Club velici del Garda e del Sebino e chi si chiuderà a
settembre con l'ultimo appuntamento a Bardolino (Verona). Quanto alla
Centomiglia 2014 il tutto
si aprirà già il 30 agosto con la prima delle due gare del Super G, il
piccolo Gorla, che poi correrà la sua 48° edizione il giorno successivo
sulla tratta Gargnano-Campione-Torbole- Isola del Trimelone-
Gargnano. Sempre sabato 30 si correranno la Cento Kite e la Cento
Windusurf sulla rotta Campione-Gargnano. Il 6-7 settembre sarà la volta
della Centomiglia a tutto lago e la sue varie versioni per i Multiscafi
(Trofeo Giorgio Zuccoli) Cento People e Cento Classic per le barche
varate fino al 1981 nel ricordo della vittoria di 50 anni fa, quando a
vincere la Centomiglia
fu un'intera famiglia. E che
famiglia, skipper era il velista ligure Beppe Croce, presidente della
Federazione
Italiana della vela (e poi di quella Mondiale), uomo di vela, olimpico a
Torquay nel 1948. A
manovrare c'erano sono i figli Gigi, che sarà alle Olimpiadi di Tokio
del 1964, e
Carlo, due volte ai Giochi con l’Fd, oggi sulla poltrona che fu di suo
padre,
grande capo della vela italiana e Mondiale. È una vittoria memorabile:
quattro
sole barche al traguardo. Prima la “Manuela” firmata dall’ingegner
Giulio Cesare Carcano, progettista della Moto Guzzi di Mandello del
Lario. Al porto di Marina di Bogliaco è attesa la nuovissima "Ice 33",
la barca di serie che con il nome di "Mataran" ha vinto in tempo reale
la 28° edizione della Trans Benaco. La barca, firmata da Umberto Felci
si candida così come grande favorito per il trofeo Beppe Croce,
riservato ai Cruiser.
Così in un post del 17 luglio scorso il prestigioso "Giornale della Vela" presentava l'Ice 33:
"Si chiama Mataran MK3. Il nome fa già paura. E’ il nuovissimo ICE 33,
che abbiamo visto varare pochi giorni fa nelle acque gardesane. Una
barca progettata per la regata pura, disegnata dalla mano italiana di Umberto Felci con
un obiettivo preciso: progettare un monoscafo di dieci metri che fosse
semplice da portare e veloce sull’acqua per vincere sia in IRC che in
ORC. Un diktat: performance senza compromessi e longevità. La promessa è
che l’ICE 33 non diventi obsoleto al primo cambio tecnico a livello di
formula, ma che al contrario resti competitiva a lungo.
Elemento interessante è proprio la struttura della pinna,
che unitamente a una grande efficienza e rigidezza offre un elemento
ergonomicamente importante cioè la seduta trasversale che, in caso di
regate lunghe in equipaggio ridotto, consente una fase di stand by molto
confortevole. Altra chicca è il sistema di sollevamento del motore
fuoribordo a scomparsa che consente di far sparire completamente il
motore con uno sportello scorrevole. L’albero è in carbonio ad alto modulo con sartiame in PBO. Sempre in carbonio troviamo pulpiti e candelieri. Il piano velico è stato realizzato dalla veleria Blue Phoenix. La superficie velica di bolina, con randa square top, è di 72 mq mentre alle portanti è di 210 mq.".
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