Pagine

venerdì 7 giugno 2013

MINI 6.50 - Universo Sport fa "tanto di cappello" per sostenere il progetto velico di Giancarlo Pedote


Un contributo originale per dare la possibilità allo Sport italiano di competere da protagonista nello scenario mondiale. Si chiama "il Cappello del velista" ed è una creazione originale di Universo Sport. Si tratta di un cappello estivo con visiera, realizzato in tessuto tecnico di colore bianco, leggero e resistente, con impresso il logo Prysmian Ocean Racing e, sul retro, il logo della Classe Mini e il nome di Giancarlo, navigatore oceanico in solitario che regata nel circuito dei Mini 6.50, le più piccole imbarcazioni da traversata oceanica in solitario. Il cappello, realizzato in taglia unica con un pratico sistema che permette di adattarlo a qualsiasi misura, è in vendita presso 15 tra i più importanti punti vendita Universo Sport, catena di negozi di abbigliamento e accessori sportivi. Un espositore dedicato, realizzato ad hoc per l'iniziativa, presenta il prodotto con una efficace comunicazione instore.
 
Andrea Catellacci, CEO di Universo Sport, motiva così la scelta dell'azienda di affiancare la propria immagine a quella di Giancarlo Pedote: “Dedizione, determinazione e perfezione sono i valori di Giancarlo e i valori di chi 16 anni fa è partito con il progetto di diventare un punto di riferimento nel panorama del retail sportivo italiano”.

Si tratta di un'iniziativa che l'azienda, già supporter del navigatore italiano, ha organizzato per permettere a chiunque lo desideri di sostenere il progetto agonistico di Giancarlo: una parte del ricavato della vendita del Cappello del Velista sarà investito da Universo Sport per sostenere il progetto agonistico di Giancarlo.

Francesco Berneschi, Marketing Manager di Universo Sport, commenta così l'iniziativa commerciale: “Dal nostro punto di vista Pedote rappresenta in maniera perfetta lo spirito di chi vuol vivere lo sport da protagonista, che è poi lo spirito di Universo Sport”.

Un progetto importante, quello del velista toscano: regalare all'Italia la prima vittoria nella famosa regata Mini Transat, la più estrema transoceanica in solitario, che ha luogo ogni due anni e partirà il 13 ottobre da Douarnenez in Francia per arrivare, dopo una tappa a Lanzarote (Canarie), a Pointe-à-Pitre (Guadalupe).
Creata nel 1977 da Bob Salmon, la Mini Transat si svolge su un percorso complessivo di ca. 4000 miglia da affrontare in solitario su un'imbarcazione di 6,50 metri e senza contatti a terra: non sono ammessi a bordo né telefoni, né alcun mezzo per comunicare con altri se non il comitato organizzatore.
Competizione, situazioni meteo spesso complesse e solitudine non sono le uniche difficoltà con cui gli skipper devono confrontarsi: la Mini Transat non ammette alcun comfort. Nessun computer di bordo, né strumento meteo se non un barometro, niente letto, né cucina: solo un bollitore per scaldare dell'acqua e preparare qualche pasto caldo liofilizzato. 
Impegnativa dal punto di vista sia fisico sia mentale, la Mini Transat è conosciuta in tutto il mondo per essere la più estrema delle traversate atlantiche, un'avventura agonistica ricca di fascino e spettacolarità ma anche insidie che, spesso, provengono non tanto dall'esterno quanto dalla gestione del mezzo e delle proprie forze. 

Dopo l’esperienza dell’edizione 2009, in cui ha ottenuto la quarta posizione nella categoria serie, il migliore risultato mai ottenuto da un'italiano in questa regata, nel 2013 Giancarlo torna a partecipare scegliendo la categoria prototipi.
I Mini 6.50 sono le più piccole barche da regata oceanica, estremamente rapide e spettacolari. In particolare, i prototipi sono un concentrato di tecnologia e vengono utilizzati anche come “laboratorio di prova” per lo sviluppo delle barche per la Vendée Globe, il giro del mondo in solitario senza scalo su imbarcazioni di 18 mt.

Prysmian 747, l'imbarcazione di Giancarlo, è il prototipo più atipico e all'avanguardia attualmente presente sui campi da regata: disegnato da David Raison, frutto della sua esperienza di navigatore e d’ingegnere idrodinamico, ha vinto nel 2011 il Prix de la haute technologie, rilasciato dalla Fédération des Industries Nautiques.
Il progetto del 747 è nato dall'analisi del comportamento di circa dieci carene tra le più veloci che sono state costruite e testate al computer tra il 2005 e il 2008 e di altrettante concepite al computer senza nessun limite progettuale.
Questo studio ha permesso di rimettere in discussione la progettazione dei Mini e il risultato è un prototipo innovativo, con una prua ispirata agli scows americani, un’ergonomia ottimizzata per aumentare le performance dello skipper e una potenza superiore del 20% rispetto agli altri Mini, senza aumento del peso o della superficie bagnata.

Nessun commento:

Posta un commento