Diario di bordo di Giovanni: “9 gradi di latitudine nord. Dopo l’ennesima notte di battaglia per
conquistare qualche miglio verso nord e verso l’uscita da questa palude
equatoriale senza vento e piena di aria umida e uggiosa, finalmente
sembra essere arrivato un vento simile all’aliseo che ci accompagnerà
nei prossimi giorni fino a San Francisco. Solo sei nodi da nord est ma
ci sembra un sogno. Maserati è in assetto da poco vento, tutte le vele,
le sacche e le cose pesanti sono sistemate davanti all’albero verso
prua, così la barca immerge il naso e solleva la poppa in modo da
diminuire al massimo la superficie bagnata.
Nelle prossime ore il vento aumenterà gradualmente e noi sposteremo tutto il materiale in centro barca per ottenere un allungamento del galleggiamento e un assetto più equilibrato dello scafo. E’ incredibile come Maserati sia sensibile allo spostamento dei pesi e il continuo spostamento dei pesi da una parte all’altra è uno dei compiti più duri dell’equipaggio. Siamo a 1.800 miglia dalla meta, sono quasi 4.000 chilometri, ma dopo averne fatte più di 11.000 ci sentiamo quasi arrivati”.
Nelle prossime ore il vento aumenterà gradualmente e noi sposteremo tutto il materiale in centro barca per ottenere un allungamento del galleggiamento e un assetto più equilibrato dello scafo. E’ incredibile come Maserati sia sensibile allo spostamento dei pesi e il continuo spostamento dei pesi da una parte all’altra è uno dei compiti più duri dell’equipaggio. Siamo a 1.800 miglia dalla meta, sono quasi 4.000 chilometri, ma dopo averne fatte più di 11.000 ci sentiamo quasi arrivati”.
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