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giovedì 8 marzo 2012

I VINCITORI DEL CAMPIONATO INVERNALE DELL'ASSOCIAZIONE VELICA ALTO SEBINO


Si è conclusa domenica la consueta avventura del Campionato Invernale del Sebino, organizzata come ogni anno dagli amici del Circolo Velico Sarnico. Manifestazione da sempre molto apprezzata, che anche quest'anno ha riscosso una notevole partecipazione da parte di equipaggi AVAS, che si sono fatti come sempre onore e hanno anche raggiunto la vetta del podio nelle categorie Libera (Mousse 99 Palukos di Giancarlo Battaglia, timonata dal sottoscritto), J24 (La Rana Arrogante dell'AVAS, timonata da Daniele Piccinelli) e Libera ridotta (Gimmy, timonata dall'armatore nonchè presidente AVAS Lino Locatelli), oltre a una ricca serie di piazzamenti minori ma pur sempre prestigiosi. La regata di è articolata su quattro giornate, due a fine 2011 e 2 a inizio 2012, per un totale di 5 prove valide corse in condizioni comprese tra la bonaccia e la tempesta tropicale.
 
Al timone della Palukos abbiamo avuto il piacere di partecipare a tutte le prove previste e gareggiare con onore e risultati alterni, ma sempre con il morale altissimo. L'equipaggio è composto dall'armatore Giancarlo, fino a pochi anni fa corsista AVAS che da un paio d'anni ha fatto il salto di qualità verso il ruolo di armatore, e un agguerrito manipolo di allievi AVAS e simpatizzanti, animati da spirito sportivo e dalle notevoli quantità di bevande moderatamente alcooliche che non possono mancare nella cambusa di una imbarcazione che si rispetti (ufficialmente "per combattere il freddo"). Siamo partiti dal nulla, abbiamo lavorato sodo, abbiamo provato e riprovato le manovre di spinnaker, ci siamo ripresi con la telecamera per poi costruttivamente criticarci in video alla vista dei nostri errori, abbiamo studiato un paio di manualetti oscuri di cui Giancarlo è sempre fornito ("come far correre la barca a vela anche senza vento: guida pratica alla navigazione verso le cascate del Niagara", o qualcosa del genere :-) ) e con buona volontà e una certa dose di fortuna (che in fin dei conti fa parte del gioco, no?) ci siamo guadagnati la testa della classifica e una soddisfazione che le parole non possono descrivere. 

Peccato per la tristezza della premiazione organizzata alla meno peggio dal circolo ospitante, che dopo un campionato di quattro giornate e tre mesi poteva sprecarsi a fare qualcosa di meglio, ma una modestissima coppetta di plastica consegnata in fretta (e nemmeno a tutti i vincitori di classe) e furia può comunque essere il più ricco dei trofei da esibire in bacheca se guadagnato con impegno, passione, fatica e soprattutto tanta, tanta voglia di divertirsi! Complimenti al comitato di regata, complimenti a chi ha partecipato e complimenti a chi ha vinto! E ora, cominciamo a pensare al Trofeo Lovere, tra meno di un mese.
Buon vento !
Mario Piccinelli

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