Chi meglio di Marco Nannini può raccontarcelo? Ecco quindi che gli lascio la tastiera :
"" Gli ultimi giorni della Global Ocean Race hanno visto drammatici sviluppi durante la burrasca con venti forza 9 che hanno travolto la flotta. Nel cuore della notte abbiamo ricevuto una telefonata da una delle altre barche, una voce agitata ci informa che stanno valutando se ritirarsi dalla regata date le condizioni meteo... difficile dare consiglio in quella situazione, allora mi limito al vecchio adagio della nonna "riposati e pensaci
domani". Poche ore dopo riceviamo un'email dal direttore della regata, la barca anglo-francese Campagne de France e quella Neo Zelandese di BSL hanno diretto prua verso nord per evitare il peggio della burrasca... noi proseguiamo in condizioni limite con venti sostenuti fra i 35 e 45 nodi e raffiche fino a 50 ma non avendo subito ancora danni decidiamo di continuare... Dopo altre 12 ore la rotta nord delle due barche in difficoltà inizia chiaramente a piegare verso la Nuova Zelanda, anche se non ancora ufficialmente ritirati è difficile pensare che trovino la forza di far nuovamente prua verso Capo Horn. Noi teniamo duro e ci mettiamo in contatto con i sud africani su Phesheya scambiandoci email di supporto. "Teniamo duro ragazzi, fra 24 ore il vento inizierà a calare"... cosiì è stato, man mano la situazione è migliorata e ci "svegliamo" in seconda posizione. Gli inglesi dicono sempre "per vincere una regata bisogna inanzitutto finirla" e noi siamo determinati a continuare. Sono stati giorni impegnativi ma dopo le batoste che abbiamo preso la precedente tappa (dove
avevamo subito venti fino a 60 nodi) forse eravamo mentalmente più preparati, o forse semplicemente più riposati, siamo riusciti a tenere alto il morale e per ora tiriamo avanti nella speranza di arrivare al traguardo in sicurezza e senza danni. Superata la burrasca e con il balzo in seconda posizione siamo all'inseguimento dei primi, Conrad Colman su Cessna, ve lo ricordate? Lo avevamo battuto di sole 3 ore a Cape Town, ha una barca che è un missile e la scorsa tappa ha stabilito il nuovo record mondiale di distanza coperta su un Class 40 in 24 ore, 359 miglia, ma ogni tanto si distrae sulla navigazione, quindi speriamo ci regali qualche opportunità, non mi faccio alcuna illusione! L'importante è non commettere errori e tenere duro. ""
domani". Poche ore dopo riceviamo un'email dal direttore della regata, la barca anglo-francese Campagne de France e quella Neo Zelandese di BSL hanno diretto prua verso nord per evitare il peggio della burrasca... noi proseguiamo in condizioni limite con venti sostenuti fra i 35 e 45 nodi e raffiche fino a 50 ma non avendo subito ancora danni decidiamo di continuare... Dopo altre 12 ore la rotta nord delle due barche in difficoltà inizia chiaramente a piegare verso la Nuova Zelanda, anche se non ancora ufficialmente ritirati è difficile pensare che trovino la forza di far nuovamente prua verso Capo Horn. Noi teniamo duro e ci mettiamo in contatto con i sud africani su Phesheya scambiandoci email di supporto. "Teniamo duro ragazzi, fra 24 ore il vento inizierà a calare"... cosiì è stato, man mano la situazione è migliorata e ci "svegliamo" in seconda posizione. Gli inglesi dicono sempre "per vincere una regata bisogna inanzitutto finirla" e noi siamo determinati a continuare. Sono stati giorni impegnativi ma dopo le batoste che abbiamo preso la precedente tappa (dove
avevamo subito venti fino a 60 nodi) forse eravamo mentalmente più preparati, o forse semplicemente più riposati, siamo riusciti a tenere alto il morale e per ora tiriamo avanti nella speranza di arrivare al traguardo in sicurezza e senza danni. Superata la burrasca e con il balzo in seconda posizione siamo all'inseguimento dei primi, Conrad Colman su Cessna, ve lo ricordate? Lo avevamo battuto di sole 3 ore a Cape Town, ha una barca che è un missile e la scorsa tappa ha stabilito il nuovo record mondiale di distanza coperta su un Class 40 in 24 ore, 359 miglia, ma ogni tanto si distrae sulla navigazione, quindi speriamo ci regali qualche opportunità, non mi faccio alcuna illusione! L'importante è non commettere errori e tenere duro. ""
Questa mattina la situazione su Cessna Citation è ritornata alla normalità con rotta stabile e coerente e velocità più elevata di quella di Financial Crisis che però gli ha "rubacchiato" parecchie decine di miglia di vantaggio ed ora si trova alle loro spalle per sole 55 miglia mentre erano un centinaio solo poco più di ventiquattro ore fa.
Buon vento a tutti i marinai !
Nessun commento:
Posta un commento