""Ciascuno di noi, prima o poi, affronta il proprio Vendèe Globe .."" le parole di Simone Bianchetti per esprimere metaforicamente l'ineluttabile destino a cui ognuno di noi può essere sottoposto nei momenti più difficili della propria vita quando tutto può sembrare perduto. Oppure, visto in positivo, la necessità tutta personale di accettare ed affrontare una sfida "impossibile" forti solo della propria deteminazione e della propria volontà. Si, lo so, il libro di Inbar adesso ha cambiato titolo e lo potete acquistare qui, e non parla direttamente delle mitiche inprese veliche di Capitan Bianchetti ma di una donna che vuole riconquistare la propria vita, senza dimenticare nulla; è la storia vera di una tragica esperienza, raccontata con la passione di chi vuole riappropriarsi di se stessa, forte del coraggio e della fierezza di un grande uomo di mare. Per me questo è comunque un modo per rendere omaggio a Simone che non ho mai avuto la fortuna di conoscere personalmente: quando penso a lui mi viene sempre in mente uno spezzone di un video visto su un canale satellitare in cui lo si vede all'interno della sua barca nel pieno di una tempesta da paura mentre aggrappato ad un tientibene ed ad una paratia (la barca è scossa da colpi e ondate e sembra una lavatrice durante la centrifuga) si guarda intorno e fuori e dall'espressione dei suoi occhi si vede che si sta divertendo come non mai. Io invece, a casa, istintivamente mi aggrappavo al divano ...... poi molti anni più tardi ho capito! Colgo l'occasione per ricordare ancora il gruppo su facebook che potete trovare qui .
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