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martedì 6 dicembre 2011

Mini 650 - Transat 2011: Il bilancio in categoria Serie


Vi confesso che ci ho messo un pò a calibrarmi sui nomi dei protagonisti della categoria Serie. Negli ultimi anni mi sono pasciuto nella mistica del terzo posto assoluto di Lobato a Madeira 2009, della cavalcata solitaria di Dalin nello stesso anno, del quinto di Macaire alla Azzorre 2010, delle 272 miglia in 24 ore di Piveteau, nel decimo assoluto di De Laureyssens, col secondo a 16 ore, nel 2005. Il Rogues ancora in "Serie", i nostri Apolloni e Pedote... tutti mi parevano una spanna sopra a carneadi quali Gahinet, Mariette. Boissou, Kerbouriou.

Chi erano costoro?
Il fatto che Macaire lasciasse per un attimo i Figarò per aggiudicarsi d'acchito il MiniFastnet... in coppia con un cino-brasiliano accresceva le mie perplessità.

Eppure… proprio la disamina più approfondita dei risultati dei durissimi MAP (en solo) e Fastnet (en double) ha incrinato le mie certezze.

Se Le Blevech non faceva meglio di 12esimo alla solitaria, se il povero Allaire, da podio alle Azzorre dell'anno prima, non era nei 10, se i "cannibali " del Med Chavarria e Pendibene non erano nei 20, se due dei nostri più agguerriti e giovani rappresentanti, Tosi e Sabbatini, pelavano il trentesimo posto... allora voleva dire che chi era davanti non poteva di certo essere un frillo!

Una delle edizioni più dure della Transat 650 ha messo definitivamente le cose a posto: signori, quelli che sono rimasti a galla in questo macello, fisico e tecnico, sono dei fuoriclasse e solo una preparazione a prova di bomba del mezzo e dello skipper ha potuto portarli fino all'arrivo, dopo una lotta vibrante ed appassionante, sul filo dell'equilibrio e dell'incertezza fino alle ultime decine di miglia.

Pleonastico sarebbe ripetere l'ordine di arrivo; leggetelo da soli e tenete a mente i nomi dei primi. Qualcuno ha già espresso fortunatamente l'intenzione di proseguire nei Proto. Arrivederci!

Le Delusioni
Forse il doppio vincitore del Map e "quasi" vincitore delle Azzorre, Beaudart, prima di partire avrebbe sottoscritto un piazzamento migliore del quinto che ha staccato.

Il massacro di cui è stato spettatore penso che l'abbia invece indotto ad accontentarsi di essere arrivato in salute ed in dignitosissima posizione.

Affranto credo che sia invece Amaury, al secondo fallimento totale consecutivo, dopo avere primeggiato nel Ranking 2010.

Le Sorprese
Non c'è storia: Eric Lull vince a mani basse la sezione.

Vabbè... nella prima tappa è rimasto in testa per qualche giorno ma il campo di gara era un enigma avvolto in un mistero, e stare in centro aveva pagato oltremisura.

Quando invece l'abbiamo visto menare il torrone anche nella seconda, proprio nella parte più difficile, quando si trattava di "tirare" di spi tra i groppi notturni, invisibili e pericolosissimi non abbiamo avuto più dubbi: l'ingegnere in cacao (ma che lavoro è?) è un fuoriclasse.

Lo ricordiamo impacciato al GPI 2010, incagliato a St.Marie nella Mini Solo e buon terzo alla Barcellona ma chi si immaginava un simile salto di qualità?

La sua è una prestazione che infonde speranza a coloro che si avvicinano alla Transat da persone"normali".

Le Barche
Anche in un'edizione caratterizzata da tanta bolina, senza le planate infinite tipiche della regata, i Finot non hanno schiodato dalle prime posizioni.

Il fatto che a primeggiare siano barche del 2003 testimonia l'accuratezza della costruzione. Eppure qualcosa si è mosso...

I D2 hanno offerto spunti di assoluto valore, pari solo alla sfortuna dei protagonisti. Nella seconda tappa Oger, fino a che i piloti lo hanno sostenuto, non ha perso un centimetro e lo stesso si può dire di Simonnet, anche lui in default di energia.

Nella prima tratta, Isbrand Endt era nei 5 fisso e solo la rottura dei timoni lo ha relegato oltre il decimo posto.

I pochi Nacira presenti sono ancora quelli più pesanti costruiti dal primo cantiere e, con tutto, non hanno sfigurato. Sorin ha ripetuto lo stesso risultato nei 10 che aveva ottenuto sul P2 nel 2007 ed un "master" come DeLauwe è stato regolarissimo nei 15.

Ci rimarrà sempre il rimpianto per l'assenza di Belloir che, col suo nuovo modello, aveva vinto la Transgascogne. Speriamo rimanga nei 650...

I Mediterranei
Qui le note non sono dolenti come nei Proto ma certo risulta difficile brindare!

La "sorpresa" Lull è arrivato settimo e a seguire troviamo Groux, un'altro abituè delle nostre regate, al quattordicesimo posto .

Nicolas ha patito tantissimo una prima tappa troppo ad Est che lo ha relegato in fondo alla classifica, ma nella seconda è stato sontuoso.

A lui appartiene il record della migliore media in un'ora con 15,1 nodi! Posso testimoniare che, unitamente ad Eric, fa tutto da solo, senza preparatori o accompagnatori.

Veramente incredibile...

Il terzo è un'altro che conosciamo bene, lo spagnolo Didac,che ha portato il suo Zero ad un bel 19esimo con una regolarità da metronomo.

I Centri di Allenamento
Non conosco i piazzamenti degli iscritti ai Poli di Douarnenez, Lorient e Pornichet, so che i membri dell'AOS di La Rochelle hanno piazzato cinque barche nei primi sei sia nei Proto che nei Serie. Che fantastico lavoro!

Allenatori come Leglatin (allenatore di Figarò e 60) Castelnerac, che ricordiamo 11esimo su P1 nel 2007 ed il succitato Belloir hanno compiuto una operazione di rara efficacia.

Dolentissime le note sul CEM de la Grand Motte, basti dire che i tre citati prima non ne avevano fatto parte.

Su sette atleti allenati in quella sede solo Pip Hare è nei 20 ma lei è di cultura anglo-sassone. Anche l'immensa Susy si è fatta onore, pur coi problemi enormi che ha dovuto affrontare, per il resto solo rotture e ritiri. Ne siamo veramente dispiaciuti dato che la struttura è accogliente, ventosa ed, in fondo, a 2 passi da casa nostra.

Ora anche allo YCI si va a mille... speriamo per il futuro!

Gli Italiani
Detto di Susy c'è purtoppo pochissimo da aggiungere: grandissimo Simone!! Credo che riinviarvi ai siti degli interessati sia la cosa migliore da fare.

Ed ora?
Credo che i candidati all'edizione del 2013 avranno parecchi spunti su cui riflettere.

Alla sfortuna non c'è rimedio, un tronco galleggiante può avere facilmente ragione della preparazione più feroce e maniacale. Tuttavia qualche conclusione occorre trarla.

Penso che alla spedizione Italiana sia mancata un pò di pratica Atlantica e qualche miglio in condizioni dure.

Ricordo nel 2009 Didac passare come un forsennato dalla Mini Empuries, al GPI, al Minifastnet ed alla Hexis Cup e più o meno ha ripetuto lo stesso nel 2010. Quest'anno ha perso il GPI per piatta nel trasferimento ma ha poi corso la SMS ed ancora MAP e Fastnet.

Lull e Groux, dopo le regate Italiane, si sono fiondati per l'accoppiata di Douarnenez ed il secondo era anche a Pt.Bourgenay per la Transgascogne.

Tutti i primissimi erano a Les Sables nel 2010 e, di sicuro, nessuno ha montato i piloti nel corso dell'inverno precedente la regata.

Antipatico fare i programmi coi soldi degli altri ma di sicuro stiamo parlando di una regata estrema che richiede una preparazione estrema.

Forza ragazzi che è la vostra epopea: avete solo una cartuccia e cercate di spararla il meglio possibile.
E si torna alle Antille... ma questa è un'altra storia. (da www.classemini.it di S.Paltrinieri)

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