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martedì 2 giugno 2009

SABATO 27 giugno al teatro del VITTORIALE GARDONE RIVIERA


La grande festa di Hyak Onlus-Serata teatrale e musicale.

Guest star Omar Pedrini

Inizio ore 20.30

Gardone Riviera-Lago di Garda- Brescia

Grazie al contributo del Consiglio Regionale della Lombardia, Comunità Montana Vallesabbia, Consorzio Riviera dei Limoni.

COS'E' HYAK

Il progetto “Hyak” mira alla riabilitazione di pazienti psichiatrici gravi attraverso la barca a vela. Nel 2000 si è rivolto con incoraggianti risultati ad alcuni pazienti del “Centro Psico Sociale-Cps” di Salò, unità operativa di Psichiatrica n. 21 della azienda ospedaliera di Desenzano, affetti da psicosi. Il quadro clinico di tali malati è caratterizzato da sintomi quali l’isolamento sociale, l’impoverimento ideo-affettivo e l’autismo, condizione estrema di un disturbo mentale che conduce alla chiusura e all’abbandono di ogni progetto esistenziale. Con la navigazione a vela si vuole favorire il recupero di abilità sociali e il rispetto delle regole tramite la condivisione di un luogo e di una azione comune.

La navigazione a vela, attività in cui la collaborazione, la solidarietà e la condivisione delle stesso obbiettivo sono gli aspetti indispensabili e caratterizzanti, sembrerebbe rappresentare, infatti, un efficace strumento di riabilitazione per i pazienti.

L’iniziativa è nata da un’idea del dottor Gianluigi Nobili. Si è avvalso nei suoi primi anni di attività del sostegno logistico della società Canottieri Garda di Salò, di quello strutturale e promozionale del Circolo Nautico Portese e del Circolo Vela Gargnano, ora di un posto barca presso il porticciolo del Circolo Vela di Toscolano-Maderno. Il progetto Hyak, nel frattempo diventato Hyak Onlus, ha dato riscontri positivi ed interessanti indicazioni che hanno spinto i promotori a riproporlo per sviluppare per gli anni a venire avvalendosi della splendida risorsa ambientale che il golfo salodiano e il lago di Garda offrono alla vicina struttura dell’Unità operativa di Salò. Il progetto è stato fortemente sostenuto anche dai massimi responsabili dell’azienda Ospedaliera di Desenzano nelle persone dei due direttori generali di allora Angelo Foschini e Mauro Borelli.


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