Pia del 1936
nella categoria ‘Epoca’, Nembo II del 1964 tra le ‘Classiche’, Flora nei
Classici FIV e Shahrazad nella categoria ‘Sciarrelli’. Sono queste le
imbarcazioni trionfatrici alla terza edizione dell’International Hannibal
Classic – Memorial Sergio Sorrentino, la grande regata di vele d’epoca dell’Adriatico
corsa dal 13 al 15 settembre 2019 tra Monfalcone e la Slovenia. Capriccio del
1981 si è invece aggiudicata la vittoria nel raggruppamento ‘Passere’. La
manifestazione valeva come terza prova della Coppa AIVE dell’Adriatico. Presenza
d’eccezione per Sagittario, l’imbarcazione scuola della Marina Militare.
LE VELE D’EPOCA TRA MONFALCONE E LA SLOVENIA
Due belle
giornate di sole, temperature estive e brezze di intensità mai superiori a 7-8
nodi hanno consentito dal 13 al 15
settembre 2019 lo svolgimento della III
edizione dell’International Hannibal Classic – Memorial Sergio Sorrentino,
la grande regata dell’Adriatico riservata alle imbarcazioni a vela d’epoca e
classiche corsa tra Monfalcone e Portorose, in Slovenia. Ventidue le
imbarcazioni partecipanti alla manifestazione, valevole come terza tappa della
Coppa AIVE dell’Adriatico. L’evento è stato organizzato dallo Yacht Club
Hannibal (www.yachtclubhannibal.it),
diretto da Loris Plet, con la partecipazione della Società Nautica Laguna e dello Yacht
Club Marina Portorož
e il patrocinio della FIV,
Federazione Italiana Vela, del C.I.M.
(Comité International de la Méditerranée) oltre al patrocinio e la
collaborazione tecnica dell’AIVE,
Associazione Italiana Vele d’Epoca. Sponsor della manifestazione W-EYE
(occhiali da sole e vista in legno), Farecantine WineWorld & Architecture - Brand
of Alberto Padovan, Matteo
Ragni design, Gianmaria Amatori prodotti cosmetici della Val
Badia, Banca Generali, Studio
Attuariale Visintin & Associati,
Supercar BC, Nord Est (personalizzazioni, ricamo, strass, stampa).
I VINCITORI DELL’INTERNATIONAL HANNIBAL CLASSIC
2019
Pia di Bruno Antonac, sloop
bermudiano lungo 11,69 metri costruito in Svezia nel 1947 su progetto del
danese Knud Reimers, si è aggiudicato la vittoria tra le ‘Epoca’, precedendo in classifica Ciao Pais (1944) e Serenity
(1936). Nembo II del triestino
Nicolò de Manzini, un modello Norman lungo 10,16 metri varato nel 1964 dal
cantiere Apollonio di Trieste su piani dell’inglese Alan Buchanan, ha vinto sia
tra le ‘Classiche’ che il Trofeo Memorial Sergio Sorrentino, assegnato
al primo classificato della categoria più numerosa. Nembo II ha superato in
classifica Al Na ‘Ir II, un Carlini
del 1960, e la pluripremiata Strale
del 1967, che in questa occasione si è dovuta ‘accontentare’ di vincere per il
terzo anno consecutivo il Trofeo Challenge International Hannibal Classic,
assegnato allo yacht che avesse conseguito la minor somma dei tempi reali delle
due prove. Tra i ‘Classici FIV’ vittoria di Flora di Andrea Vanini, sloop bermudiano costruito dal cantiere
triestino Arrigo Petronio su progetto di Riccardo Pergolis. La barca ha
preceduto Capriccio del 1981 e Koala del 1976. Infine nella categoria ‘passere’ vittoria per la sopracitata Capriccio, seguita
da Koala e Lucia, splendido cutter
aurico lungo 8,30 metri varato nel 1981. A Santa
Maria Nicopeja del veneziano Luca Casaril, cutter aurico costruito in
Normandia nel 1901 e un tempo appartenuto al conte Nicolò Donà dalle Rose (il co-inventore
di Porto Rotondo), è andato il premio per la barca più antica.
ANCHE ‘SAGITTARIO’ DELLA
MARINA MILITARE NEL RAGGRUPPAMENTO ‘SCIARRELLI’
Alla manifestazione non poteva mancare il raggruppamento ‘Sciarrelli’, riservato alle barche del
geniale progettista triestino scomparso nel 2006. Il cutter Shahrazad del 1970 (il progetto numero
24 sui circa 140 realizzati dal Maestro) dei fratelli Alunni Barbarossa, ha
preceduto Sagittario del 1972, lo
sloop bermudiano della Marina Militare lungo 15,49 metri che con la sua
presenza ha onorato l’edizione 2019 dell’International Hannibal Classic. La barca
era stata costruita in soli 78 giorni dal cantiere triestino Craglietto per
partecipare alla Ostar del 1972, la
traversata atlantica in solitario, con a bordo il capitano di vascello Franco
Faggioni. Si calcola che in quasi 50 anni di vita, a bordo si siano addestrati
oltre 5.000 marinai. Oggi questa
nave scuola, che continua ad essere utilizzata dagli allievi ufficiali,
sottufficiali e dagli studenti della scuola navale militare Morosini di
Venezia, naviga al comando del Primo Maresciallo Davide Grill. Al terzo posto
dopo Sagittario si è piazzata Alema II
del 1974, lunga 12,32 metri.
LA CONFERENZA SULLE BARCHE
D’EPOCA
Anche quest’anno l’International Hannibal Classic si è distinto come un
evento fondato sull’accoglienza riservata ad armatori ed equipaggi. La
manifestazione si è aperta nel pomeriggio di venerdì 13 settembre con la
conferenza presso il Marina Hannibal dell’architetto padovano Leonardo
Bortolami intitolata “Il restauro
delle barche d’epoca: riflessioni e prospettive”, moderata dall’Ing. Edino Valcovich. Considerato il tema
dell’evento, il memorial dedicato al campione del mondo della classe Dragone Sergio Sorrentino scomparso nel 2017,
Bortolami ha descritto il restauro del Dragone Acànto del 1966, oggi navigante sul Lago Maggiore. Presenti anche Carlo Cazzaniga, presidente dello Yacht Club Hannibal e del Marina
Hannibal, il Presidente del Consiglio Comunale di Monfalcone Paolo Bearzi, in rappresentanza del
sindaco Anna Maria Cisint, e il
Capitano di Fregata Giovanni Nicosia,
comandante della locale Capitaneria di Porto.
IL DRAGONE ARGESTE
In serata si è svolta la cena equipaggi all’aperto nei giardini del
Marina, con l’esposizione in acqua del Dragone Argeste ITA-21 del 1964, che ha partecipato alle Olimpiadi di Tokyo
dello stesso anno e che oggi appartiene ai noti velisti Andrea Caracci (4 Mini Transat e innumerevoli regate internazionali)
e Chiara Calligaris (due volte
campionessa mondiale sulla classe Europa e olimpionica di Yngling), entrambi presenti
all’evento. Sabato 14 settembre si è tenuta la prima regata su percorso ridotto
a causa del poco vento, conclusasi con l’ingresso della flotta a Portorose. In
occasione della seconda cena equipaggi, presso lo Yacht Club Marina Portorož,
sono stati premiati i vincitori di tappa (Ciao
Pais, Nembo II, Flora e Sagittario). Domenica 15 settembre la regata conclusiva con ottime
condizioni di vento e di mare. Archiviata la terza
tappa della Coppa AIVE dell’Adriatico, le vele
d’epoca si ritroveranno in occasione del “XXII Raduno Città di Trieste” (5-6
ottobre) e “Barcolana Classic” di Trieste (12 ottobre), dove verranno
proclamati i vincitori della stagione 2019.
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