domenica 3 giugno 2018

470 European Championship, per Berta-Caruso un debutto in grande stile


Marsiglia, 2 giugno 2018 - Ottime notizie per la vela azzurra giungono da Bourgas, teatro nel corso della settimana passata del 470 European Championship. Specie in campo femminile, dove a imporsi con ampio margine sono state le slovene Mrak-Macarol, Elena Berta e Bianca Caruso si sono dimostrate particolarmente agguerrite, centrando un quarto posto del tutto inatteso, in considerazione del fatto che hanno debuttato come equipaggio proprio in occasione della rassegna continentale.

“Il risultato ci ha sorprese non poco: nonostante la nostra amicizia risalga ai tempi dell’Optimist, non avevamo mai navigato insieme e non conoscevamo le nostre esatte potenzialità - spiega Elena Berta, atleta dell’Aeronautica Militare - Abbiamo iniziato ad allenarci insieme solo dopo Hyeres: in pratica, al via della prima prova dell’Europeo avevamo all’attivo non più di quindici usate insieme. I primi allenamenti li abbiamo sostenuti da sole sul Lago di Bracciano, dove abbiamo sfruttato l’assenza di onda per affiatarci e lavorare sulle sinergie, poi ci siamo spostate alla Lega Navale Italiana di Ostia, dove siamo state seguite da Paolo Mariotti prima di essere affidate ai coach federali Gabrio Zandonà e Pietro Zucchietti, che sin dalle prime uscite hanno messo a nostra disposizione la loro grande esperienza”.
“Credo che la chiave di volta del nostro europeo, affrontato senza aspettative ma con l’obiettivo di conoscerci come atlete, sia stato l’aver messo insieme i nostri punti di forza e le nostre debolezze che, essendo contrapposte, ci hanno permesso di essere competitive in quasi tutte le condizioni - aggiunge l’atleta dello Yacht Club Italiano, Bianca Caruso - Elena, per capirci, è sempre stata veloce con vento leggero, mentre io ho sempre preferito le brezze tese: in pratica abbiamo unito il know how derivato dalle nostre esperienze pregresse. A questo si deve aggiungere la grinta che riesce a mettere in campo ogni equipaggio al debutto”.
Cresciute giorno dopo giorno nonostante l’estrema variabilità delle condizioni meteo, Elena Berta e Bianca Caruso hanno scoperto di avere caratteri molto simili: “Ci assomigliamo molto - racconta Elena - solitamente in barca c’è sempre un leader mentre nel nostro caso abbiamo capito di avere entrambe un approccio molto determinato. Nessuna ha mai dovuto spronare l’altra: tutte le volte che siamo state sotto pressione ci siamo date la carica a vicenda: sembra cosa scontata, ma non sempre lo è e noi crediamo sia un nostro punto di forza”.
Quarte a un solo punto dall’equipaggio tedesco Bohem-Goliass e a cinque lunghezze dalle altre teutoniche Loewe-Markfort, Berta-Caruso hanno chiuso sette delle undici prove disputate nella serie regolare all’interno della top ten: “Guardando a chi ci ha preceduto, e anche a chi ci è arrivato immediatamente alle spalle, ci siamo rese conto di avere margini di miglioramento sul boat handling: qualche punticino per strada siamo consapevoli di averlo lasciato e la nostra crescita deve partire da lì. Ad esempio, con poco vento dobbiamo migliorare la sincronia nel pompaggio. Siamo invece contente di come siamo riuscite a partire in quasi tutte le prove e delle performance in poppa con vento teso”.
Nessun dubbio, invece, sulle vele: “Fortunatamente sia io che Elena usavamo gli stessi profili North Sails, scelti peraltro da diverse nostre avversarie, quindi il problema vele non si è posto assolutamente essendo già molto soddisfatte di un prodotto così all’avanguardia e della puntuale assistenza che ci viene garantita dal team North Sails, a partire da Giulio Desiderato - osserva Bianca Caruso - Del resto, in campo femminile, North ha piazzato nove equipaggi in top ten…”. 
“E’ un dato che si commenta da solo - le fa eco Elena Berta - Sapevamo di poter contare su una garanzia, non su una variabile. Allo stato attuale stiamo navigando con profili standard: una volta che il nostro assetto sarà definito valuteremo con i nostri coach se lavorare su piccole personalizzazioni. Al momento siamo molto concentrate sul Mondiale di Aarhus di inizio agosto, dove otto nazioni staccheranno i primi biglietti per le Olimpiadi di Tokyo: speriamo di poterci confermare sui livelli di Burgas, anche se siamo consapevoli che il livello sarà ancora più alto e la tensione maggiore”.
Incoraggiante, in chiave azzurra, è stato anche il risultato di Benedetta Di Salle e Alessandra Dubbini, anche loro in regata con profili North Sails e finite dodicesime: “Il risultato di Burgas non deve ingannare - riprende la Caruso - anche Benedetta e Alessandra sono veloci e competitive: allo stato attuale non ci sentiamo affatto superiori, anzi crediamo di giocarcela ad armi pari. dal punto di vista sportiva si tratta di un bel dualismo, che può aiutarci a crescere reciprocamente”.
Prima di concentrarsi sulla trasferta di Marsiglia, dove si sta disputando l’evento conclusivo della Sailing World Cup, Elena Berta e Bianca Caruso non si dimenticano di ringraziare tutti coloro che le stanno supportando: “A partire dalla federazione Italiana Vela, dai nostri coach e dal team North Sails, che per noi stanno facendo davvero tanto”.

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