In effetti alle 17.45 ora italiana, il numero di miglia (provvisorio)
è salito a 560,06 e Team Brunel non è solo, solo 6 miglia alle sue
spalle, team AkzoNobel ha anche infranto il record di 3 miglia. Dopo un po’ di respiro, durato circa 48 ore, le velocità della flotta
hanno ricominciato a salire, eccome! Una bassa pressione che si muove
verso est pareva fornire condizioni ideali per battere il record di
percorrenza, e così è stato.
La barriera delle 550,82 miglia, percorse
in un giorno da Abu Dhabi Ocean Racing nella scorsa edizione della
regata nel tratto di avvicinamento a Capo Horn, è caduta. Il nuovo
detentore del record è Team Brunel che ha percorso non meno di 560,06
miglia, un numero che potrebbe salire ancora.
La barca olandese aveva preso il comando della flotta ieri, guidando
un gruppo di tre barche comprendente anche team Akzonobel e Vestas 11th
Hour Racing, che avevano optato per una rotta meridionale. Distanziati
di meno di venti miglia i tre battistrada avevano messo fra sé e gli
inseguitori diverse decine di miglia, quando la nona tappa è arrivata a
circa metà. Per il momento non sembra che il distacco possa essere
colmato, dato che le barche stanno tutte cercando la massima velocità,
evitando la zona di esclusione alla navigazione dei ghiacci.
Le condizioni potrebbero restare ideali per altre 24 ore, e il
timoniere di Team Brunel Pete Burling ritiene che il record potrebbe
essere ritoccato di nuovo. “C’è una grande zona di bassa pressione che si sta formando a ovest e che ci garantisce belle condizioni in poppa.”
Ha detto Burling che si era già aggiudicato insieme ai suoi compagni
l’OMEGA 24 Hour Speed Record Challenge nel corso della ottava tappa. “Ci
sono buone possibilità che si possa stabilire il record assoluto della
regata, nelle prossime ore. Ma dobbiamo anche decidere come agire
nell’immediato futuro, sperando di entrare nell’aria leggera prima degli
altri.”
Le sette barche dovranno approfittare al massimo delle condizioni
favorevoli finché durano, dato che nelle 1.000 miglia che li separano
dalla linea del traguardo di Cardiff è presente un’ampia zona di alta
pressione che molto probabilmente le rallenterà. Si potrebbe assistere
dunque a una forte compressione della flotta
“La nostra maggiore preoccupazione sarà quella di tutti gli
altri, e cioè che fra qualche giorni ci ritroveremo a passare
dall’essere super veloci a essere lenti, molto lenti, e saremo di nuovo
tutti insieme.” Ha detto ancora Peter Burling. “Tutto quello
per cui stiamo combattendo ora si trasformerà in una distanza di un
miglio o giù di lì, nell’ultima parte della tappa.”
A bordo di Turn the Tide on Plastic, la skipper britannica Dee
Caffari ha dichiarato che il suo gruppo era felice di aver recuperato
miglia e spera di poter recuperare anche posizioni, man mano che
l‘arrivo si avvicina. “Tutto bene a bordo, i velisti sono felici di
farsi questa bella cavalcata fintanto che le condizioni ce lo
permettono. Utilizzare al meglio il vento, perché sanno che il ritmo
calerà parecchio e si passerà all’altro estremo. Penso che sarà un
avvicinamento a Cardiff difficile…”
Ultime posizioni del 24 maggio 2018
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DTL nm | GAIN_LOSS | STATUS | SPEED kt | COURSE | TWS kt | TWD | DTF nm | ||||||
1 | TBRU | 0.00 | 0.00 | RAC | 22.6 | 56º | 25.5 | 183º | 1501.28 | ||||
2 | AKZO | 1.34 | 8.99 | RAC | 24.1 | 59º | 28.8 | 181º | 1502.62 | ||||
3 | VS11 | 15.59 | 0.93 | RAC | 24.2 | 73º | 37.3 | 192º | 1516.87 | ||||
4 | DFRT | 40.90 | 6.92 | RAC | 26.0 | 71º | 26.5 | 203º | 1542.18 | ||||
5 | TTOP | 68.19 | 1.85 | RAC | 23.6 | 75º | 27.8 | 216º | 1569.46 | ||||
6 | MAPF | 81.15 | 4.07 | RAC | 23.7 | 70º | 21.3 | 210º | 1582.43 | ||||
7 | SHKS | 88.25 | 9.84 | RAC | 23.9 | 70º | 26.3 | 204º | 1589.53 |
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