Venerdì
15 dicembre 2017, alle ore 11,00, all’Arsenale della Marina Regia a
Palermo sarà presentato il Museo multimediale dello Stretto di Messina
intitolato “Orion. Scilla e Cariddi il mito del mare”, finanziato
dall'Assessorato Regionale dei Beni culturali e dell'Identità siciliana. Una iniziativa
della Soprintendenza del Mare dell’Assessorato Regionale dei Beni
Culturali e dell’Identità Siciliana in collaborazione con l’Associazione
Culturale “Athanasius Kircher” di Messina.
Alla
manifestazione interverranno Sebastiano Tusa, Alessandra De Caro e
Sergio Palumbo. Seguiranno la proiezione di alcuni filmati-campione del
Museo virtuale e un recital di Elena Grasso che leggerà testi sui miti
dello Stretto: da Scilla e Cariddi e le Sirene alla Fata Morgana e
Colapesce con brani di Omero, Corrado Ricci, Italo Calvino, Renato
Guttuso, Stefano D’Arrigo.
“Orion”
è un originale progetto promosso dalla Soprintendenza del Mare che si
caratterizza come un museo virtuale con accesso gratuito su Internet in
un proprio sito sia in italiano che inglese. Il Museo ha una forma
radiale con otto sezioni (mitologia, scienze naturali, letteratura,
religione, etnoantropologia, arte e architettura, storia, geografia
sociale). Ciascuna sezione tematica ha al suo interno una o più sale in
cui, come in una classica pinacoteca, vi sono dei quadri con brevi
filmati, immagini, testi.
Si possano ascoltare musiche, effetti sonori e
brani di poesia e prosa letti da attori. Le varie sale, benché
contenute in un percorso guidato, grazie ai tag (i marcatori contenenti
una parola chiave o un termine associato a un’informazione), sono collegate fra di esse in base alle varie tematiche in maniera da garantire al visitatore percorsi alternativi e personalizzati.
“Orion”,
pur utilizzando prezioso materiale d’archivio, punta sull’alta
definizione coi più moderni e sofisticati strumenti di ripresa ma
soprattutto offre l’opportunità di visionare ormai “storici” filmati
girati in più di vent'anni di riprese relativi a vari aspetti del
microcosmo dello Stretto: da tradizioni etnoantropologiche a riti
marinareschi, da eventi naturali straordinari a testimonianze letterarie
di grande valore come quelle di scrittori quali Stefano D’Arrigo,
Vincenzo Consolo ed Eugenio Vitarelli oggi scomparsi e quindi uniche.
Alcuni dei filmati montati per “Orion”, inoltre, contengono interviste e
simulazioni audiovisive che rappresentano aspetti particolari della
vita marinara dello Stretto di Messina: dallo spiaggiamento dei pesci
abissali, alla ricostruzione dell’antica caccia al pescespada con il
“luntro”, dal ritrovamento di reperti fossili tra le montagne di sabbia
del pleistocene, alla scoperta dei tesori nascosti tra i fondali dello
Stretto di Messina.
L’ideazione
e la cura del progetto multimediale è di Sergio Palumbo, giornalista e
regista messinese, il quale ha messo a disposizione la proprio storica
filmoteca sul mare dello Stretto ed è l’autore dei testi e della regia
dei circa venti microdocumentari ospitati nelle sale virtuali del Museo.
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