Si è svolta venerdì 1° dicembre 2017 al Museo della
Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano la premiazione dell’ADI Compasso d’Oro International Award
2017, il premio di design internazionale a tema che si tiene ogni due anni.
Questa edizione, dal titolo SPORT - PERFORMANCE AND INNOVATION, ha visto
competere 80 prodotti e servizi provenienti
da tutto il mondo che attraverso l’applicazione di ricerca, innovazione,
tecnologia e responsabilità sociale sono in grado di migliorare, partendo dall'incremento
delle prestazioni, le condizioni dell’attività fisica per un maggior comfort,
sicurezza e benessere dell’utilizzatore.
Kingii Wearable, la boa salvavita indossabile pensata per gli amanti del mare e dello sport, è stato premiato con la Menzione d’Onore ADI Compasso d’Oro International Award 2017.
Selezionato tra i prodotti concorrenti al fianco di marchi internazionali come Technogym, Vibram, Dainese e Alpinestar, Kingii si è aggiudicato la Menzione d’Onore nella categoria Product Design dell’ADI Compasso d’Oro International Award 2017 - SPORT - PERFORMANCE AND INNOVATION.
“Un riconoscimento che premia l’impegno di Kingii
Corporation nella ricerca e nell’innovazione che caratterizzano gli sforzi
progettuali alla base della nuova versione di Kingii Wearable che abbiamo
candidato al premio e che, rispetto alla prima lanciata sulla piattaforma di
crowdfunding Indiegogo nel 2015, offre un box rinnovato ed ergonomico ‘a prova di sport estremi’ e un cinturino
più lungo che lo rende adatto sia ai polsi piccoli sia all’impiego sopra le
mute in neoprene” dice Marco Baratella, area manager per l’Europa.
Kingii Wearable
Kingii Wearable è il più piccolo dispositivo di galleggiamento
al mondo ma quando ci si trova in difficoltà in acqua può fare una grande
differenza. Kingii si porta al polso come un orologio e in caso di bisogno è
sufficiente tirare una levetta per azionare un cuscino autogonfiante che si
dispiega in soli due secondi ed è capace di mantenere a galla una persona fino
a 130 Kg. Dopo l’uso Kingii è facilmente riutilizzabile: basta ripiegare il
cuscino nel suo alloggiamento e sostituire la cartuccia di CO2.
Così semplice che sembra incredibile non averlo inventato prima!
Molti non indossano i giubbotti di salvataggio perché
ingombranti e scomodi, Kingii non intende sostituirli ma affiancarsi come uno
strumento pratico e funzionale che innalza notevolmente il livello di sicurezza
senza limitare i movimenti. Con un peso di 168 grammi e un volume 78 volte
minore di un giubbotto, Kingii Wearable è la soluzione ideale per tutti quelli
che vogliono proteggere se stessi e i propri cari durante il tempo libero, le attività
sportive o lavorative: dai più giovani alle persone anziane.
Il futuro che non c’era arriva da Internet
Prodotto negli Stati Uniti, Kingii è stato creato dal
californiano Tom Agapiades dopo aver perso un caro amico in una tragedia che
poteva essere evitata. Per avviare la produzione Tom, nell’agosto 2015, ha
scelto come trampolino di lancio il sito di crowdfunding Indiegogo ottenendo in
soli due mesi investimenti per oltre 635.000 dollari e numerose attestazioni
internazionali. Riconoscimenti coronati dal prestigioso premio Edison Award assegnato
da un autorevole comitato di accademici e professionisti dell’innovazione e
vinto da Kingii quale migliore startup del 2016 in ambito Athletics & Recreation e il primo premio alle Startup Competition 2016 dell’Università di
Cambridge e dell’Università di Brema. L’idea geniale non è passata
inosservata a Marco Baratella, giovane imprenditore milanese con dieci anni di
esperienza come soccorritore d’ambulanza e un background da pubblicitario che,
colpito da questo prodotto innovativo, ha ottenuto dapprima l’esclusiva per
l’Italia poi estesa nel 2017 all’Europa.
Conoscere la realtà dei fatti aiuta a difendersi
Tutti sanno che anche al nuotatore più esperto può
capitare di trovarsi in una situazione di emergenza per un malore e che è
possibile annegare perfino in acque calme e poco profonde. Le statistiche
parlano chiaro e sono allarmanti: l’annegamento è la terza causa di morte
accidentale nel mondo con 372.000 vittime l’anno di cui 400 solo in Italia.
Purtroppo nel nostro paese quasi la metà dei soggetti coinvolti in questo
genere di incidenti perde la vita in quanto i soccorsi a volte non riescono a
intervenire tempestivamente (Fonti: World
Health Organisation – Istituto
Superiore della Sanità).
Perché Kingii…
Il nome Kingii deriva da una lucertola australiana, il Chlamydosaurus kingii, che per difendersi dai
predatori dispiega il suo ampio collare rosso-arancione emettendo un sibilo.
Anche il nostro Kingii è di colore arancione per una maggiore visibilità in
mare e produce un sibilo quando viene azionato.
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