I sette team, con equipaggi composti dai migliori velisti oceanici
del mondo, hanno meno di 3.200 miglia ancora da percorrere sulle 7.000
miglia teoriche del percorso della seconda frazione, da Lisbona a Città
del Capo, in Sud Africa. Gli alisei di sud-est che soffiano al di sotto
dell’equatore sono stati clementi con la flotta, permettendo alle barche
di navigare con andature di lasco veloce con punte fino a 20 nodi.
Ormai al decimo giorno di mare, il navigatore di Team Brunel Andrew Cape
stima che ce ne vorranno un’altra decina per raggiungere la linea del
traguardo.
Cioè molto tempo per disegnare una strategia per attaccare gli
avversari di Dongfeng Race Team e MAPFRE, che malgrado siano scesi in
seconda e terza posizione della graduatoria provvisoria a causa della
loro posizione più occidentale, guidano ancora la flotta nella corsa
verso sud. “Siamo a metà strada in termini di distanza a tempo.
” Ha detto Cape che partecipa alla sua settima edizione della Volvo Ocean Race. “Essere
veloci aiuta, se non vai forte non vai da nessuna parte, ma non vai da
nessuna parte anche se vai nella direzione sbagliata. Non si può
“aggirare” le altre barche, non ti lasciano porte aperte per passare…
Dobbiamo navigare con quello che troviamo sulla rotta e anche gli altri
fanno così. Non abbiamo 50 miglia di distacco, siamo ancora
perfettamente in corsa. Loro (Dongfeng e MAPFRE) sanno che siamo bravi e
ci tengono d’occhio.”
Mentre i leader sono posizionati leggermente più a ovest degli altri,
a poche centinaia di miglia al traverso della costa brasiliana, sulla
carta i maggiori guadagni li hanno fatti registrare team AkzoNobel, Turn
the Tide on Plastic e Team Sun Hung Kai Scallywag. Tutti e tre gli
inseguitori hanno infatti ridotto notevolmente il loro distacco dai
leader nelle ultime 24 ore. In realtà la ragione del loro recupero è che
si trovano più a est e dunque in termini relativi sono più vicini al
waypoint rispetto agli avversari.
Il navigatore di Team Akzonobel Jules Salter ha spiegato che la loro
rotta era pensata per trovare quella velocità in più che era mancata al
team negli ultimi giorni. “Si tratta di una gara di velocità, è
qualche giorno che abbiamo dei problemi quindi abbiamo pensato di fare
qualcosa di diverso per provare a trovare un po’ più di velocità. Le
barche davanti stanno lottando e quindi sono veloci. E’ più difficile
quando sei da solo. I prossimi giorni dovremo cercare di ottenere un
buon equilibrio fra velocità e rotta.”
Intanto le buone notizie del rilevamento delle posizioni hanno dato
ai team che si trovano nelle posizioni di rincalzo una bella spinta al
morale.”Stiamo andando bene e siamo felici.” Ha detto la
skipper di Turn the Tide on Plastic Dee Caffari dopo aver ricevuto il
report del mattino che mostrava che la barche portacolori delle Nazioni
Unite aveva dimezzato il suo distacco, da 60 a 30 miglia. “In questa tappa è il report migliore. Siamo la barca più veloce e abbiamo il prossimo avversario nel mirino.”
Tuttavia Dee Caffari e il suo navigatore, il francese Nico Lunven,
dovranno anche tenere a mente che la maggior parte delle opzioni di
routine danno per favorita una rotta sud più diretta. Quelli visti sono
guadagni teorici, che derivano da una posizione più orientale, ma che
potrebbero essere di breve durata.
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DTL nm | GAIN_LOSS | STATUS | SPEED kt | COURSE | TWS kt | TWD | DTF nm | |||||
1 | TBRU | 0.00 | 7.58 | RAC | 16.7 | 186º | 13.5 | 89º | 3099.40 | |||
2 | DFRT | 1.58 | 1.58 | RAC | 11.6 | 191º | 10.5 | 96º | 3100.98 | |||
3 | MAPF | 1.87 | 0.09 | RAC | 12.8 | 183º | 10.8 | 98º | 3101.28 | |||
4 | AKZO | 2.27 | 1.55 | RAC | 22.3 | 193º | 17.0 | 83º | 3101.67 | |||
5 | VS11 | 15.42 | 3.56 | RAC | 14.9 | 194º | 14.0 | 94º | 3114.82 | |||
6 | TTOP | 25.31 | 12.67 | RAC | 19.5 | 185º | 17.2 | 77º | 3124.71 | |||
7 | SHKS | 40.11 | 13.77 | RAC | 18.6 | 188º | 15.2 | 84º | 3139.51 |
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