Chioggia,
20 novembre 2017 - Mentre la stagione velica 2017 si è ormai conclusa,
l'attenzione volge già verso il 2018 ed il planning si fa sempre più
onnicomprensivo: l’attenzione dei top-team non si concentra più solo
sulle capacità dell’equipaggio o sui profili delle vele, ma in realtà
sempre più importanza è data all’analisi di componenti esterne che
possono influire sulle performance dell’imbarcazione. Proprio in
quest’ambito, sempre più frequenti sono le richieste di consulenze, da
remoto e direttamente da bordo, per quanto riguarda la previsione e
l’analisi delle condizioni meteo-marine.
Riccardo
Ravagnan, giovane velista laureato nel 2014 in geologia e geologia
tecnica presso l'Università degli Studi di Padova e specializzato in
geomatica, fisica terrestre e tecniche di telerilevamento, è stato uno
dei consulenti più attivi del panorama italiano, contribuendo ai
piazzamenti da podio di team come Supernikka nella Maxi Yacht Rolex Cup
di Porto Cervo e Sheera nel Mondiale ORC di Trieste.
L’attività
di Ravagnan, da anni impegnato nell’analisi ambientale per lo sport ed
esperto di competizioni nautiche, spedizioni e record estremi - tra cui
la spedizione antartica Freeze the Moment di Alex Bellini -
consiste nell’offrire supporto ai team nell’analisi delle dinamiche
fisico-ambientali del contesto di gara per l’elaborazione della
strategia più opportuna.
I
modelli elaborati da Ravagnan per i suoi team non si basano su
strumenti e analisi tradizionali, ma su strategie personalizzate ed
elaborate ad hoc, in base alle peculiarità di ogni equipaggio ed
imbarcazione. La possibilità di regatare direttamente a bordo, inoltre,
permette a Ravagnan di adattare il modello meteorologico in base ad ogni
minimo cambiamento riscontrato sul campo di regata.
"Ho avuto modo di lavorare con Riccardo Ravagnan e devo dire che sono rimasto particolarmente colpito dall'approccio estremamente professionale che mette in ogni aspetto della sua attività, a partire dalla raccolta dei dati, che effettua tramite modelli sviluppati in proprio - spiega Tommaso Chieffi, vera e propria rockstar della vela italiana e skipper di Supernikka - A Porto Cervo, durante la Maxi Yacht Rolex Cup, ho apprezzato la determinazione e la serenità con la quale ha confermato di volta in volta le sue osservazioni: una mancanza di esitazione e che in certi frangenti è risultata determinante ai fini delle scelte a medio termine. Non c'è che dire, siamo davanti a una figura professionale di sicuro interesse che in determinate competizioni conto di avere nuovamente al mio fianco".
"Ho avuto modo di lavorare con Riccardo Ravagnan e devo dire che sono rimasto particolarmente colpito dall'approccio estremamente professionale che mette in ogni aspetto della sua attività, a partire dalla raccolta dei dati, che effettua tramite modelli sviluppati in proprio - spiega Tommaso Chieffi, vera e propria rockstar della vela italiana e skipper di Supernikka - A Porto Cervo, durante la Maxi Yacht Rolex Cup, ho apprezzato la determinazione e la serenità con la quale ha confermato di volta in volta le sue osservazioni: una mancanza di esitazione e che in certi frangenti è risultata determinante ai fini delle scelte a medio termine. Non c'è che dire, siamo davanti a una figura professionale di sicuro interesse che in determinate competizioni conto di avere nuovamente al mio fianco".
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