L’innovativo progetto adottato dal Cala de’ Medici per la riqualificazione della banchina portuale della diga foranea
è stato presentato la settimana scorsa, nel corso dell’incontro sul
tema della sostenibilità “Call to sustainability” promosso dall’Ass.ne
Nautica Italiana, presso la Bologna Business School, la business school
dell’Università di Bologna ed oggi una delle più importanti scuole di
management d’Europa, nonché una delle più innovative d’Italia.
Quello
presentato da Marina Cala de’ Medici è stato, fra quelli esposti, uno
dei progetti più innovativi in termini di sostenibilità ed economia
circolare, cioè un sistema economico fondato sulle idee di riciclo e
riuso. Il progetto prevede la riqualificazione della banchina
utilizzando materiali riciclati ed ecologici: la pavimentazione della
banchina della diga portuale, sia lato mare che lato terra, sarà infatti
rivestita con tappetini in PFU prodotti con polverino o granulo
ricavato da pneumatici riciclati, mentre sempre sulla banchina verranno
create delle sedute in legno misto PVC.
Per
quanto riguarda le sedute, il legno misto PVC è un materiale composto
da semplici materie naturali: legno (100% PEFC), sale (disponibilità
illimitata in natura) e un minimo contenuto di Etilene. I vantaggi in
termini di sostenibilità ambientale, però, non finiscono qui: per la
fabbricazione vengono utilizzati bassi livelli di energia e solo fibra
proveniente da foreste PEFC; la componente PVC è, inoltre, Piombo free,
poiché stabilizzata senza il suo utilizzo. Questo materiale, infine, a
fine vita è riciclabile al 100%.
Anche l’utilizzo del PFU ha numerose ricadute positive e non solamente
dal punto di vista ambientale. Permette, infatti, di bonificare il
territorio, ma è anche economico e dà la possibilità di creare posti di
lavoro coinvolti nel suo riciclo. Questo materiale, inoltre, può essere
smaltito sul territorio nazionale. Il suo impiego, già diffuso in
diversi ambiti, come l’edilizia acustica, il sottofondo dei campi da
calcio, dei campi giochi per i bambini, dei campi di atletica, consente
di “chiudere” un circuito industriale in maniera virtuosa.
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