venerdì 17 novembre 2017

L’innovativo progetto di riqualificazione del Cala de’ Medici presentato alla Bologna Business School


L’innovativo progetto adottato dal Cala de’ Medici per la riqualificazione della banchina portuale della diga foranea è stato presentato la settimana scorsa, nel corso dell’incontro sul tema della sostenibilità “Call to sustainability” promosso dall’Ass.ne Nautica Italiana, presso la Bologna Business School, la business school dell’Università di Bologna ed oggi una delle più importanti scuole di management d’Europa, nonché una delle più innovative d’Italia.


Quello presentato da Marina Cala de’ Medici è stato, fra quelli esposti, uno dei progetti più innovativi in termini di sostenibilità ed economia circolare, cioè un sistema economico fondato sulle idee di riciclo e riuso. Il progetto prevede la riqualificazione della banchina utilizzando materiali riciclati ed ecologici: la pavimentazione della banchina della diga portuale, sia lato mare che lato terra, sarà infatti rivestita con tappetini in PFU prodotti con polverino o granulo ricavato da pneumatici riciclati, mentre sempre sulla banchina verranno create delle sedute in legno misto PVC.


Per quanto riguarda le sedute, il legno misto PVC è un materiale composto da semplici materie naturali: legno (100% PEFC), sale (disponibilità illimitata in natura) e un minimo contenuto di Etilene. I vantaggi in termini di sostenibilità ambientale, però, non finiscono qui: per la fabbricazione vengono utilizzati bassi livelli di energia e solo fibra proveniente da foreste PEFC; la componente PVC è, inoltre, Piombo free, poiché stabilizzata senza il suo utilizzo. Questo materiale, infine, a fine vita è riciclabile al 100%.

Anche l’utilizzo del PFU ha numerose ricadute positive e non solamente dal punto di vista ambientale. Permette, infatti, di bonificare il territorio, ma è anche economico e dà la possibilità di creare posti di lavoro coinvolti nel suo riciclo. Questo materiale, inoltre, può essere smaltito sul territorio nazionale. Il suo impiego, già diffuso in diversi ambiti, come l’edilizia acustica, il sottofondo dei campi da calcio, dei campi giochi per i bambini, dei campi di atletica, consente di “chiudere” un circuito industriale in maniera virtuosa.

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