Da
lunedì 23 a domenica 29 ottobre 2018 K38
Italia organizza in contemporanea con il Campionato Italiano assoluto FISW Surf Games 2017 presso il “Surf
Camp Capo Mannu” (Oristano) la seconda edizione del K38 Training Academy, il
percorso professionalizzante dedicato a bagnini
brevettati e conduttori di moto d’acqua da soccorso (ma aperto anche agli
aspiranti che desiderano avvicinarsi al mondo del salvataggio) che ha
l’obiettivo di formare soccorritori in grado di intervenire tempestivamente e
in sicurezza anche in condizioni di mare
agitato per il recupero, trattamento e trasporto di traumatizzati e
attrezzature sportive mediante Aquabike e SUP da soccorso. Un
training realizzato da esperti di primo intervento, atleti e professionisti che
porta il soccorritore a operare secondo gli standard mondiali di K38 International, fornendo un livello
di competenze al pari dei Baywatch americani.
K38 Italia e le Aquabike
da soccorso
La livrea bianca e
rossa, la scritta RESCUE e la barella gialla: “Chiamarla moto d’acqua sarebbe come definire un’ambulanza un furgone
con la barella” dichiara Fabio
Annigoni, ex campione nazionale di moto d’acqua fondatore di K38 Italia e oggi
nel gruppo direzionale di K38 International. La barella fissata saldamente
alla moto lavora a pelo d’acqua facilitando il recupero del pericolante con
minori sollecitazioni rispetto a gommoni o altri natanti ma ne cambia
drasticamente i pesi, le misure, il baricentro e lo stile di guida richiedendo
una formazione specifica volta a valorizzare la velocità di varo e la
manovrabilità in condizioni meteo-marine avverse.
La
normativa vigente che regola l’impiego delle Aquabike da salvamento non prevede alcuna formazione specifica
oltre alla patente nautica per il conducente e il brevetto di bagnino per chi
opera sulla barella ma, come per guidare un’ambulanza servono competenze che
vanno oltre la patente B, in un panorama complesso quale il soccorso in acqua è
necessaria la massima consapevolezza e un’adeguata conoscenza tecnica per
intervenire correttamente. Solo in mano ad un conduttore preparato l’Aquabike può fare la differenza,
sottolinea Annigoni.
I nuovi sport e le
emergenze in mare
Fino
a pochi anni fa erano solo i Surf e i Windsurf con loro vele stagliate sul mare
a far drizzare i capelli ai bagnini. Ora sono i Kitesurf, con i loro
“paracadute” dotati di funi che possono imprigionare mortalmente lo sportivo e
mandare in panne le eliche dei soccorsi, o le nuove pinne “foil”, vere lame di
rasoio che sollevano le tavole dall’acqua. Per questo il programma dell’Academy
non si limita alle tecniche di nuoto, all’approccio psicologico al paziente e
alla mobilizzazione del traumatizzato mediante Aquabike da soccorso ma estende
la formazione al recupero in sicurezza di Kitesurf, Windsurf e Surf. Gli
allievi, operatori del soccorso con vari livelli di esperienza, avranno la
possibilità di supportare le iniziative che, in questa settimana, rendono la West Coast Sarda una zona calda per gli
sport acquatici e di confrontarsi quotidianamente coi veterani di K38 Italia
sottoposti alla revisione triennale delle competenze che durante il Camp
parteciperanno a corsi di aggiornamento.
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