Porto Cervo, 14
settembre 2017. Dopo due giorni di attesa forzata a causa del Maestrale
che ha soffiato intenso sulla Costa Smeralda, non poteva esserci miglior
inizio per l'Audi J/70 World Championship organizzato dallo Yacht Club
Costa Smeralda in collaborazione con la J/70 International Class, il
Title Sponsor Audi e il supporto dell'Official Sailmaker Quantum Sails.
Stamani dopo il briefing
quotidiano le 162 sportboat, record assoluto di partecipazione per un
mondiale di monotipo a chiglia, uscivano a frotte dal marina di Porto
Cervo transitando sotto allo storico scafo del 12m S.I. Azzurra, un
colpo d'occhio inusuale e certamente spettacolare.
La Sardegna si è
presentata al suo meglio, con un vento di ponente che dai 12 nodi
iniziali è salito a circa 20, consentendo ai J/70 di esprimersi in
adrenaliniche planate al lasco. Il Comitato di regata ha potuto far
disputare le tre prove previste, con un format di regata adottato per
gestire al meglio una flotta così numerosa.
Questa è stata suddivisa
in quattro raggruppamenti identificati da un colore, con partenze di
due gruppi accoppiati con procedure separate da 10 minuti. Il campo di
regata a forma di trapezio prevede due bastoni paralleli separati circa
un miglio l'uno dall'altro. Il primo gruppo, un volta giunto alla boa di
bolina, percorre un lasco stretto per continuare con i lati
poppa-bolina-poppa-arrivo sul bastone parallelo. Il secondo gruppo
invece, percorre un bastone, per portarsi infine sul percorso parallelo
per la poppa finale. In questo modo le due flotte non si incrociano. I
gruppi invece sono accoppiati ogni volta in modo differente in modo da
ottenere un round robin completo ogni tre "voli".
Con un numero così
elevato di barche dalle prestazioni analoghe, i giri di boa sono stati
molto affollati così come gli arrivi al photofinish, tuttavia chi è
riuscito a uscire rapidamente dalla copertura dei concorrenti ha visto
aumentare il suo vantaggio sulla flotta.
Con oltre 160 barche,
tante medaglie olimpiche alla tattica e sole tre prove per decidere
l'accesso alla Gold Fleet la tensione in mare era ovviamente alta,
l'errore dietro l'angolo così come il rischio di buttare via una buona
prestazione restando nel traffico. La strategia vincente è stata quella
della buona media di prestazioni, ma qualcuno ha fatto di più come Peter
Duncan di Relative Obscurity e la giovane timoniera di Petite Terrible
#Audi, Claudia Rossi, alfiere dello YCCS: "Una regata entusiasmante dal
livello davvero alto, una flotta così non la si vede certo tutti i
giorni. Proprio per questo bisogna stare molto concentrati per partire
bene, questa è la vera chiave per mantenersi nella top five, è solo
l'inizio e cercheremo di dare il massimo fino alla fine".
Domani
le regate riprendono alle ore 11 con previsioni di vento simili a oggi,
ma con un possibile calo nel corso della giornata. Terzo
dopo tre prove è Franco Solerio, al timone di L'elagain con Daniele
Cassinari alla tattica. Al comando tra i Corinthian Gianfranco Noè,
grande esperto di sportboat che al timone di White Hawk, dopo un 22°
nella prima prova, ha inanellato un secondo e un terzo posto nelle
successive, concludendo dodicesimo in classifica generale. Una volta rientrati, gli equipaggi si sono ritrovati in Piazza Azzurra per il consueto rinfresco dopo regata.
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