Danilo Bonaldo, pietra miliare nella storia
del Dinghy 12 piedi è morto martedì notte nella sua città natale di Chioggia,
dopo una lunga malattia Con lui se ne va un pezzo di storia, un po’
di rivoluzione dell'epoca, erano gli anni 70 e i dinghy in legno erano gli
unici a regatare fino al 1977 quando la Classe Dinghy Italiana ne permise la
costruzione.
Danilo costruì il dinghy 12 in vetroresina e
legno nel suo cantiere e fu il primo, e unico per alcuni anni, a stazzare una
barca da regata dinghy 12 in vetroresina, solo più tardi altri cantieri lo
seguirono creando di fatto la flotta monotipo più numerosa d'Italia. Oggi la
classe dinghy conta più di trecento iscritti fra regatanti e simpatizzanti.
Danilo è stato un uomo fiero, onesto e
lavoratore, amava il suo lavoro e ancora di più amava le sue creature che le
centellinava ai suoi clienti. Non era facile, infatti, avere uno dei suoi
dinghy, dovevi prenotarlo e, forse, da li a un paio d’anni ne diventavi
armatore, le sue imbarcazioni sono ancora oggi molto ricercate sia per qualità
che per le ottime prestazioni in regata.
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