sabato 29 aprile 2017

Pegasus dello Yacht Club Verona secondo classificato alla Roma per Due


Un'imbarcazione dallo spirito oceanico nata per rendere accessibile questo tipo di imbarcazioni ai velisti che amano l'altura con budget contenuti avendo sotto i piedi un cavallo di razza in termini di prestazioni che si esprimono al meglio in condizioni di venti portanti. Un tipo di barca molto tecnica dotata di molteplici manovre con appendici generose che gli conferiscono potenziali importanti vincolati in ogni caso dalla lunghezza assai contenuta 9,50 metri appunto.


L'alto contenuto tecnico ha un peso determinante in termini di rating, coefficente che viene assegnato ad ogni tipo di imbarcazione per il calcolo delle classifiche, e questo numero costringe queste piccole barche a misurarsi con altre ben più lunghe e in definitiva più veloci nelle andature controvento.   Il classe 950 dicevamo ha un'anima oceanica poichè progettata per andare con i venti portanti come appunto avviene per la maggioranza in oceano, non in mediterraneo dove è molto più frequente dover bolinare controvento.

La regata parte alle 12 05 con un vento di circa 6-7 nodi da sud cercando di guadagnare una buona posizione ci facciamo largo tra il gruppo, partenza non impeccabile ma dignitosa del reso non ha senso rischiare troppo su una regata di 520 miglia..dopo pochi minuti ci troviamo a misuraci con i nostri diretti avversari un altro 950 Ummagumma, percorriamo qualche miglio a studiarci su velocità praticamente identiche fino a quando capiamo che la loro rotta è diversa da quella da noi scelta, molliamo l'ingaggio e viriamo verso terra dove crediamo in una maggiore pressione, avremmo dovuto farlo prima, altre barche hanno già preso qualche miglio.

Arriva l'oscurità su un giorno praticamente estivo siamo in pantaloni corti e t-shirt, ma è il 9 aprile e ora ci si prepara per la notte. Come sempre all'inizio la flotta è abbastanza compatta e molte sono le luci delle imbarcazioni che vediamo davanti, poche quelle dietro.. non importa ci sono molte miglia da fare ma chi ben comincia. Scorre la notte e il vento cala sempre più ma in fondo resiste meglio del previsto. 

Cerchiamo di percorrere la rotta più vicino possibile a quella ideale sfruttando ogni variazione e oscillazione del vento mantenendo il passo e il gap con le barche di testa. Il primo riscontro oggettivo è al cancello di Ventotene che passiamo alle 14,54.


35 minuti dopo Extremelife altro 950 di Maurizio Vettorato che corre in solitario! Tifiamo per lui doppiamente anche lui dello YC Verona, ma abbiamo recuperato molto grazie ad un approccio al passaggio azzeccato, su alcuni avversari diretti e Ummagumma è dietro di 8 miglia.   Nella notte il vento cala ulteriormente rallentando tutte le imbarcazioni, il mare in collaborazione con la luna piena regala panorami da contemplazione e ci ricorda forse il vero motivo del nostro sport.

Occorreranno 30 ore per arrivare al cancello di Lipari tra cali e cambi di vento mai sopra i 6 nodi, ancora abbiamo recuperato posizioni siamo 3 ore avanti a Ummagumma e 2 davanti a Extremelife, il nostro morale cresce.   In alto mare non ci sono comunicazioni a meno di non disporre di un telefono satellitare e quindi le posizioni le apprendiamo vicino a terra.

La risalita si preannuncia ancor più lenta della discesa il vento è sempre più debole fino a spegnersi totalmente lasciandoci immobili in un mare d'olio stupendo ma terrificante per il regatante, inerme e alla prova con i suoi nervi.


Un po d'aria si forma qua e là e lo stop forzato di 8 ore sembra essere finito riprendiamo la rotta di bolina stretta cercando di non perdere il più piccolo salto mantenendo la prua più ad ovest possibile e dopo qualche miglio ci accorgiamo di non essere più soli 2Hard (un J109) è poco più avanti sottovento, scatta l'adrenalina, metro su metro rosicchiamo distanza con un angolo migliore ci ringalluzzisce molto proseguiamo la battaglia fino al possibile, uno scarso di vento ci costringe a passare ad est di ponza vanificando lo sforzo di 6 ore di bolina stretta. 

Ci prendiamo il rischio di passare tra gli scogli ad est di ponza con 3-4 nodi d'aria, la via più breve, ma 2Hard è scappato via e Ummagumma ci ha quasi superati, il morale ne risente. Non ci stiamo e tiriamo fuori i denti e nel buio della notte tra mare con onda contraria, pescherecci da ogni parte, vento che salta di 20-30 gradi, zone interdette da rispettare ci costruiamo una meritata rimonta che incrementiamo durante la mattinata dove finalmente il vento diventa più concreto e soprattutto a favore con un'angolazione che permette alla nostra piccola di mostrare i muscoli, il vento sale ancora e recuperiamo sempre più fino ai 15 -16 nodi al traverso una pacchia per Pegasus! Recuperiamo un Gran soleil di 43 piedi (la piccola 31) e avviciniamo moltissimo 2Hard a soli 3 minuti!    Tagliamo il traguardo alle 16,07 dopo 575 miglia percorse in 5 g 3 h e 52 min.

(www.yachtclubverona.it)

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