martedì 11 aprile 2017

IL TEAM MALINGRI IN VANTAGGIO SUL RECORD DAKAR-GUADALUPA SU CAT DI 20 PIEDI - DAY 2 - IL VIDEO


11/04/2017 - Anche stamattina in vantaggio, 60,7 miglia. La rotta è differente dal precedente record.. Vittorio e Nico stanno cercando di scendere il più possibile fino ad arrivare circa alla latitudine di 12 ° N dove dovrebbe esservi un vento più costante e da dove potrà risalire in un secondo tempo facendo meno strambate. 

Ecco un messaggio di Vittorio Malingri:  

Vittorio e Nico Malingri questa mattina sono finalmente partiti per raggiungere il loro obiettivo: battere il record “Dakar-Guadalupa” a bordo di Feel Good (Citroën), il loro catamarano sportivo da spiaggia lungo 6 metri.
Padre e figlio hanno appena tagliato la linea di partenza situata a sud dell’isola di Gorée, mezzo miglio a sud del porto di Dakar alle ore 11:10:45 UTC (13:10:45 ora locale italiana). Il tempo è stato rilevato dal giudice del World Sailing Speed Record Council, Benoit Hallier, e dai tre sistemi di bordo che registrano la traversata per ottenere l’omologazione dal WSSRC in caso di vittoria.
Il vento da N/E soffiava a 20 nodi spingendo Feel Good a oltre 13 nodi di velocità media con punte di 16/17. Vittorio e Nico si sono subito messi in rotta diretta per un punto situato un centinaio di miglia a sud dell’isola di Praia, nell’arcipelago di Capo Verde, dove dovrebbero arrivare tra 36 e 48 ore. Da lì la rotta devia verso Ovest pieno fino a 3⁄4 circa della traversata, dove inizierà la risalita verso Guadalupa.
Il morale a bordo era ottimo. Saluti, risate e battute, come sempre nello stile del Citroën Unconventional Team, che spesso servono a minimizzare preoccupazioni, tensione e paura che precedono una grande impresa di sport estremo.
Vittorio scrive, raccontando i primi momenti, e ci invia questa prima foto in mare:
Ora tutto ok. Finalmente.
Ma non è stato facile partire. Nonostante tutto girasse bene non ero tranquillo.
Ne ho fatta qualcuna di partenza tosta. Ma non ricordo così tanta tensione, la vigilia di una partenza.
Non ho fatto tantissime regate oceaniche ma erano tutte toste. 2 Ostar, Vendée, Quebec-St Malò, 2 Jaques Vabre….o era un viaggio lunghissimo, o una navigazione in mari tempestosi, o era un tragitto cool ma che su un grande multiscafo in due diventa un inferno. Poi insomma uscire dalla Manica e farsi Biscaglia a novembre non è mai cool……anche se poi vai in Brasile.
Beh, questa è più tosta. Non c’è uno straccio di cabina, per quanto piccola come quella di un mini, che ti permette di buttarti a dormire in un angolo dove non scorre l’acqua o arrivano spruzzi, di scaldarti anche il cibo più semplice del mondo, ma caldo. Dove riesci a vedere lo schermo di un tablet, e ad usarlo soprattutto.
Qui no.
Anche solo fare una telefonata satellitare è un avventura, immaginatevi mangiare o dormire.
Tu sei lì da ore, mentre vai, che guardi il tappo di un gavone dove dentro c’è del cibo, o la giacca…..e non lo puoi prendere. Come lo apri allaghi un comparto di scafo. Qui siamo al pensiero “ho fame”, e già son passate due ore. Non hai fatto ancora niente di fisico in proposito. Per il momento sei lì. Timoni,  guardi le vele, le onde davanti, la rotta, la velocità…..e il tappo del gavone.

In due però meglio, si fino ad un certo punto. C’é sempre un timoniere attento e relativamente riposato, l’altro alla scotta. Sì va più veloci, più spruzzi, più stress, più ore con il tappo del gavone sott’ acqua.
Il pochissimo spazio a disposizione per il solitario diventa la metà di pochissimo spazio a testa.
La compagnia però è buona, il Nano è un grande.
Però è veramente dura per il fisico. Sei sempre seduto, senza mai poterti fare un giro più lungo di due passi.
Vedete come la traversata Atlantica negli Alisei, quella che sognano tutti, diventa una dura prova se fatta su un guscio di noce, e senza cabina, che va velocissimo.

Dall’altra parte c’è invece il massimo dell’adrenalina dovuta alle prestazioni di Feelgood e al fatto che navighi sull’onda lunga, sempre all’erta a non trovarsi a testa in giù. Una planata infinita al lasco, con la barca più maneggevole e leggera di tutte quelle che riescono a navigare in oceano.
Poi c’è la magia del essere piccolissimi nel immenso. Molto primordiale come navigazione, a parte la velocità.

Il panino per oggi, è il codice cous cous di verdure che ha preparato Cesare per stasera, l’acqua, e un po’ di generi di conforto, sono in taperware nelle borse stagne vicino all’albero. Li prendi quando vuoi.
Il parabrezza trasparente fa il suo lavoro, e si riesce anche a mangiare all’asciutto.
5 stelle.

Ma dopo aver mangiato tutto , Il primo momento utile durante una manovra per cui si è fermata la barca ad esempio, devi aprire il gavone estrarre i due sacchetti che contengono la razione di domani e metterli nei taperware delle borse esterne.
Se no, anche domani passerai delle ore a guardare il tappo del gavone.


IL PRIMO VIDEO:

DA www.vittoriomalingri.com



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