SALO' – 27° edizione della “Trans Lac en du”, è l’evento
che celebra l’inizio della nuova stagione velica (se si escludono i vari
Campionati invernali spalmati tra le due annate). D’obbligo la luna piena,
molta allegria, sfide dirette, partenza a terra, come avveniva nelle gare
endurance delle auto (Sebring, Daytona e Le Mans), diventato un mezzo “Must”
grazie alla famosa frase di un amministratore (si dice regionale) che durante
la presentazione di una delle prime edizioni ebbe a dire: “Che scafoide mi avete preparato per la regata”.
E in platea,
formata da un gruppo di velisti burloni, qualcuno che disse: “Veramente un bel discorso ad avambraccio”. Suo malgrado la regata divenne una sorta di "mito" consumando
sul lago, tra Salò, Gardone, Maderno, Gargnano, qualche volta addirittura fino al
“Prato” di Tignale, una serie infinita di virate e strambate.
Marco Maroni,
attuale presidente del Club organizzatore, con il Past president della Canottieri
Garda Giorgio Bolla, si perse nella nebbia, giungendo sul traguardo quasi alle
prime ore del mattino. E via così. Il rito si ripeterà sabato. La gara, da qualche anno, è dedicata a
Cristian Tarolli, uno degli ideatori della competizione, vincitore della prima
edizione.
Regata con equipaggi a due e due tappe. Si parte dal lungolago di
Salò (verso le 17.30) e si andrà al porticciolo di Marina di Bogliaco, ospiti
del Circolo Vela Gargnano, ritorno con arrivo al molo del canottaggio, sempre nel golfo salodiano.
I “campioni uscenti” sono i salodiani Michele Pasotti e Filippo Amonti primi
lo scorso anno davanti all’ex Campione Mondiale Melges 24 Carlo Fracassoli.
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