venerdì 2 dicembre 2016

GAETANO MURA SU ITALIA: Diario di bordo 28 novembre


Rumoroso silenzio tutt’intorno a noi, a volte anche il pensiero sembra echeggiare, oppure non ce ne accorgiamo più, ma è a voce alta il nostro dialogare.   Le notti sono brevi, le giornate senza tempo. Apro gli occhi dalla cuccia calda e confortevole con l’animo sereno come fossi a casa e con questa idea rimango per un attimo, prima di rammentare che ci troviamo a 36 gradi di latitudine sud, alle porte dell’ Oceano Indiano aprendo un varco in velocità nel buio nero della notte australe.
 
Accendo il fornello per scaldare un po’ d’acqua, un gesto ripetuto migliaia di volte nella mia vita e capace ancora di farmi assaporare quel brivido di selvaggio che è da sempre la mia droga. La fiamma illumina d’azzurro l’ambiente circostante in un’atmosfera che non mi stanca mai e già simile al primo ed appena percettibile bagliore del mattino.
 
Preparo il mate e ringrazio il cielo che anche oggi le condizioni me lo concedono. Nulla è scontato. In questo momento di intimità Italia mi fa il resoconto delle miglia percorse durante il mio riposo, ancora una volta ha vegliato su di me e gliene sono grato. Ora tocca a me, devo andare fuori per un controllo, ma indugio ancora un po’ per consumare il momento sino all’ultimo. 
 
L’aria del mattino è pungente, cosa di cui poco si preoccupano gli Albatros e gli altri uccelli che hanno continuato tutta notte a volteggiare sopra di noi, regolo un po’ le vele, spengo le luci di navigazione, faccio con gli occhi un giro rapido della coperta e rimango un po’ intontito a guardarmi intorno. Un’altra giornata di onde e di vento è cominciata per noi.
 
Buongiorno a tutti
Gaetano e Italia 
(www.gaetanomurarecord.com)
 

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