martedì 8 novembre 2016

Il bilancio dei portacolori del Club Nautico Versilia al XII Raduno delle vele storiche di Viareggio


Viareggio. Bilancio estremamente positivo per il XII Raduno delle Vele Storiche di Viareggio, imperdibile appuntamento di fine stagione organizzato dall’Associazione Vele Storiche Viareggio in collaborazione con il Club Nautico Versilia. L’edizione 2016, infatti, è stata un vero successo organizzativo e di partecipazione grazie ai 50 scafi d’epoca e classici al via, agli oltre 400 membri di equipaggio e al pubblico molto numeroso che ha seguito le due regate disputate (la prima prova del venerdì è stata annullata a causa del maltempo).
 
Molto apprezzate, nei giorni del raduno, anche gli eventi collaterali (fra i quali la tradizionale cena presso lo storico cantiere Del Carlo), le esposizioni presso le sale del Club Nautico Versilia e l’allestimento di un open-bar gratuito dove sono state  distribuite oltre 1000 lattine di birra offerte dalla Peroni. 
 
Oltre ai sei raggruppamenti che hanno regatato in tempo reale, anche quello delle barche IOR (Classe CR1) e delle barche costruite dal cantiere Sangermani di Lavagna. Se Tummler (lo sloop bermudiano di 12,50 metri armato dall’architetto tedesco Siegfried Rittler e costruito dai cantieri tedeschi Abeking & Rasmussen nel 1924), si è aggiudicato la vittoria in classifica generale, in quella di categoria nella classe EC1 e in quella in tempo compensato nel raggruppamento ‘Epoca’, anche i portacolori del Club Nautico Versilia hanno ben figurato
 
Fra loro Predator, secondo nella Classe EC4: “E' dal 2009 che partecipo al Raduno delle Vele Storiche di Viareggio ma immutate sono le sensazioni di leggerezza e di passione per il mare che questa manifestazione mi trasmette. - ha commentato l’armatore Ugo Magnani -Ritengo che derivino dall'atmosfera propria di questo raduno, dalla possibilità e dall'opportunità unica di veleggiare col mio piccolo Brigand 7,50 Predator insieme alle barche che hanno segnato la storia della vela, dal sano agonismo sportivo, ma sopratutto dallo spirito di amicizia trasmesso dagli equipaggi provenienti da diversi paesi. Si, parteciperò senz'altro alla prossima edizione sperando di incontrare il mio amico Angelo Pucci al timone della sua barca Scilla.”  
 
La barca scuola del CNV Ardi (l’ex Kerkyra II, stupendo One Tonner realizzato dal cantiere di Brema Abeking & Rasmussen, progetto Sparkman & Stephens e varato nel 1968) ha, invece, chiuso al terzo posto nella Classe EC2: “Con l’appuntamento di Viareggio, Ardi che ha avuto come primo armatore Marina Spaccarelli Bulgari e come primo skipper l’Ammiraglio Straulino (nel cui equipaggio, come ufficiale di rotta, è stato impegnato l’Ammiraglio Florindo Cerri, socio onorario del CNV), ha concluso una  stagione ricca di soddisfazioni e di impegni-  ha spiegato Fabio Conti, consigliere del Club Nautico Versilia -Oltre agli ottimi risultati conseguiti al Raduno di Vele d’Epoca d’Imperia, al XXIX Trofeo Mariperman - V Trofeo CSSN-AP Vele d’Epoca e alle Vele storiche di Viareggio, Ardi è stata impegnata anche come nave scuola del nostro sodalizio e di quello del CV Torre del Lago con il quale siamo gemellati per la Scuola di Vela.”
 
L’8 Metri S.I. del 1926 Margaret armato da Giulio e Alessandro Baldi è stato invece premiato per i suoi 90 anni: “Quando con Francesco Barthel tredici anni fa cominciammo a parlare di formare una associazione con sede in Toscana ed in particolare a Viareggio presso il mio circolo nautico, non avremmo sperato di portare a Viareggio un numero così elevato di imbarcazioni di classe e livello straordinario. - ha spiegato Giulio Baldi -Fra tutte Orion che con la sua presenza ha nobilitato la manifestazione. Lo spirito del nostro raduno è quello di presentare e far navigare delle imbarcazioni che hanno una storia e rappresentano esse stesse la storia della navigazione e fanno ricordare e rivivere dei modi diversi di andare in mare a vela certamente più nobili. Questo raduno ha oltre alle regate, un importante programma culturale fondato su esperienze di restauro di imbarcazioni e sulla tecnica del restauro. Abbiamo curato anche aspetti legati a problematiche giuridiche e fiscali propri del mondo delle barche d'epoca. Sono state presentate pubblicazioni di notevole livello anche scientifico. I nostri raduni stanno ottenendo sempre più attenzione e moltissimi sono diventati gli sponsor che desiderano legare il proprio nome alla manifestazione. Questo ci riempie di soddisfazione. Per quanto riguarda Margaret, invece, attualmente si gode un comodo ormeggio dopo aver concluso una bella stagione di regate. All’Argentario ha avuto dei buoni risultati: è stata fra l'altro la prima degli italiani nella sua categoria, ha vinto il match race con l'altro 8 metri alla prima manifestazione riservata ai soli 8 metri S.I. svoltasi nel golfo di La Spezia. Ho richiesto i piani originali al museo navale di Oslo per vedere se lo stato attuale del rigging di Margaret corrisponde al progetto di Anker. Sono intenzionato a fare un ulteriore restauro filologico nell’ipotesi in cui trovassi delle incongruenze e lo farei anche se questo dovesse comportare un peggioramento delle performances della imbarcazione. E questo per rispettare lo spirito del quale parlavo. Per i suoi novant’anni, il suo equipaggio ha fatto realizzare una targa d’argento e si riunirà presto per festeggiare.”
 
Il ketch di 14 metri Estella di Paolo Dessanti e il cutter bermudiano Ilda di Maria Patrizia Cioni sono invece stati premiati per i loro 70 anni. “Il successo di questa edizione é stato, ancora una volta, superiore alle aspettative. - ha spiegato Patrizia Cioni -La caratteristica di questo raduno viareggino é che, oltre alle belle veleggiate davanti al fantastico scenario delle Alpi Apuane, il programma prevede incontri culturali molto interessanti e mostre di pittori, acquerellisti e fotografi. Inoltre appuntamenti culinari molto gustosi, in ambienti caratteristici quali gli stessi cantieri della darsena. Belle le skipper bags date ad ogni equipaggio piene di omaggi dei numerosi sponsor.Tutte le imbarcazioni alla fine della premiazione, a chiusura dell’evento, hanno ricevuto una targhetta in ottone, una pianta di rose ed una pennetta contenente il filmino (montato dai bravissimi operatori a tempo di record) con le belle immagini, sia riprese in terra che in mare, di queste stupende imbarcazioni che per quei giorni hanno dato vita nelle acque viareggine ad una specie di Museo Del Mare vivente.”
 
In evidenza anche Ismaele di Carlo Cubattoli (quarto nella Classifica generale del gruppo CR 1) e Maria Speranza di Walter Menichini (quinto del gruppo E/C 3). “L’equipaggio di Ismaele si è divertito molto- ha commentato soddisfatto l’armatore Cubattoli -Complimenti per la cena simpatica come sempre, davvero belle barche e il grande onore di regatare con Orion. Penso la più bella degli ultimi dieci anniComplimenti.”
 
Fra i premi assegnati nel corso di questa edizione, anche il Trofeo Challenge Ammiraglio Florindo Cerri (scomparso lo scorso anno) e assegnato a Twilight (lo sloop disegnato da Scott Kaufmann e varato nel 1980 presso il cantiere De Cesari di Cervia) che per primo ha girato la prima boa in regata,  il Premio Maria Grazia Cioni “per l’equipaggio che meglio di altri ha dimostrato attaccamento alla barca come fosse parte della propria famiglia” andato a Vistona, cutter aurico del 1937 da oltre 40 anni dei fratelli Gianbattista e Ottavia Borea d’Olmo (figli di Gian Marco fondatore in passato del Centro Velico d’Altura e de ‘I Venturieri’), i riconoscimenti assegnati al Cantiere Del Carlo, alla Capitaneria di Porto di Viareggio, al Club Nautico Versilia e quello in ricordo di Francesco Sodini consegnato dalla presidentessa del Rotary Club Viareggio alla barca svedese Kallefjonken del 1970, con equipaggio composto da sole donne. Presente alla premiazione anche il maestro d’ascia ligure Gitto Rosaguta che nel 1946 costruì l’imbarcazione Ilda.
 

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