17/11/2016 - Le miglia scorrono sotto la chiglia di Italia con un angolo di bolina
larga che fa fatica a diventare generoso. Eolo apre l’angolo col
contagocce, col passare dei giorni la vita a bordo è quasi monotona. Si
naviga da giorni sullo stesso bordo, si fanno poche regolazioni, Italia
ha un po’ il torcicollo a forza di stare sulle stesse mura. Pur essendoci poco lavoro pesante da fare è comunque faticoso stare a
bordo. Italia è sempre molto sbandata e picchia ferocemente sulle onde,
muoversi a bordo è difficile e bisogna stare attenti anche al movimento
più banale per non farsi male.
Fuori non si può stare se non per rapide
incursioni di controllo o regolazione poiché il ponte è perennemente
spazzato dall’onda. Alla sera l’aria rinforza sino a 25/26 nodi. Stanotte ne abbiamo
avuti anche 30, ci hanno costretti a scendere un po’ più poggiati (con
angolo rispetto al vento più largo). Tutto è molto umido, poi un gran
rumore. C’è tempo per leggere, un po’ a guardare un film e studiare
l’evoluzione meteo che ora si focalizza già sul contornamento
dell’anticiclone di S. Elena.
Proprio in queste ore mi stanno sorpassando i primi Imoca del Vendée Globe, ma sono molto più ad ovest di me, a parte Sébastien Josse, non è escluso che io possa averlo a portata di vhf (radio di bordo).
Saluti a tutti
Gaetano e Italia
(www.gaetanomurarecord.com)
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