Limone sul Garda,
13 settembre 2016 - Si conclude con un mix di amaro in bocca ma al tempo
stesso grande soddisfazione e prova di forza la Centomiglia numero 66
per il team dell'Extreme 40 del North West Garda Sailing, l'imbarcazione
messa a disposizione del sodalizio dell'alto Garda bresciano da
Super Sail Academy, società unica nel suo genere, che proprio sul Lago
di Garda da la possibilità di vivere una nuova esperienza velica di
altissimo livello su delle imbarcazioni uniche.
Un weekend di vela lungo
ed intenso per il team capitanato dallo skipper Enrico Zennaro,
iniziato il venerdì mattina con quello che sarebbe dovuto essere
l'allenamento di rifinitura in vista dell'importante regata di sabato
lungo tutto il Lago di Garda, ma interrotto a causa dell'improvviso e
repentino disalbermento dell'Extreme 40 per la rottura di una sartia in
carbonio.
La corsa verso terra ed il duro lavoro dello shore team
proseguito fino a tarda notte per rimettere in riassetto l'imbarcazione,
i test all'alba e la partenza da Bogliaco. La risalita del Lago verso
Brenzone prima e Torbole poi, sempre in testa alla flotta ed al comando
della regata fino a Desenzano. Da lì in poi il vento cala e la musica
per il team del NWGS cambia, vanificando le possibilità di vittoria dopo
aver dominato la regata per tre quarti del suo percorso girando in prima posizione tutte e 5 le boe che andavano girate prima di dirigersi verso l'arrivo.
A raccontare quella che
resterà un'impresa sfiorata sono Andrea Corsato, presidente del North
West Garda Sailing ed Enrico Zennaro, velista tesserato per il neonato
sodalizio nata dall'unione tra il Circolo Vela Limone ed il Vela
Campione, vincitore di otto titoli mondiali.
"Penso che in
questa occasione il team del North West Garda Sailing abbia dimostrato
alla grande il significato della parola resilienza - dichiara Andrea Corsato - e sarà difficile dimenticare questo weekend, dove a poco meno di 24 ore dalla partenza abbiamo disalberato".
"In quei momenti - spiega lo skipper dell'Extreme 40 Enrico Zennaro - la
mia prima preoccupazione è stata quella di verificare che nessun membro
del mio equipaggio si fosse fatto male, e per fortuna così è stato. Non
è mai piacevole vedersi cadere addosso un albero quando si naviga a
venti nodi di velocità. Successivamente abbiamo iniziato a verificare i
danni e ci siamo resi conto che aveva ceduto una sartia in pbo senza
però riportare ulteriori danni alle vele ed all'albero. Abbiamo quindi
staccato tutto il circuito idraulico, il boma ed ammainato le
vele. Non è stato facile arrotolare il gennaker sott'acqua e caricare
l'albero sul nostro catamarano ma grazie all'aiuto del nostro shore team
in gommone ci siamo riusciti senza danneggiare nessuna parte
dell'attrezzatura. Dopo alcune telefonate da parte del management di Super Sail Academy abbiamo capito che sarebbe stato impossibile recuperare una sartia in carbonio identica a quella rotta per il giorno stesso".
Una volta a terra "Le strade erano due - prosegue Zennaro - decidere
di non disputare la Centomiglia o volerci provare comunque con delle
sartie in acciaio che invece di pesare 3 kg pesavano 15 kg.
All'unanimità abbiamo deciso che la nostra Centomiglia non poteva finire
così e così ci siamo diretti al cantiere di Luciano Lievi."
"Solo dopo le nove di sera il nostro team ha concluso la sostituzione - interviene Andrea Corsato - ed abbiamo potuto provare in acqua che tutto fosse apposto. Ci
tengo a ringraziare i ragazzi dello shore team, così come il gruista
della Fraglia Vela Malcesine, che hanno lavorato fino a notte per
permetterci alle 5 del mattino di uscire con il catamarano da Malcesine
per le ultime prove. Siamo arrivati sulla linea di partenza fiduciosi di aver fatto il meglio e determinati a dare tutto e così è stato."
"Per
fortuna conosco bene come regolare un Extreme 40 ed ero sicuro che la
nostra velocità sarebbe stata buona anche cambiando le sartie e dovendo
ripartire da zero con la ricerca delle regolazioni. Dopo una poppa da
Malcesine a Bogliaco ad oltre 25 nodi ed alle 06:00 di mattina con
l'acqua gelida siamo arrivati sulla linea di partenza con un ora di
anticipo per riassestare il tuning dell'albero dopo averlo sollecitato
per bene. Non ci possiamo rimproverare assolutamente nulla - conclude Enrico Zennaro
- perché abbiamo saputo dare dimostrazione di grande forza, in regata e
fuori. Il lavoro dei miei ragazzi è stato fenomenale, purtroppo la
fortuna non ci ha sicuramente aiutato in questa occasione. Nel
basso lago quando il Peler e' calato e l'Ora non è mai entrata non c'è
stato nulla da fare contro i catamarani M32 favoriti da un dislocamento
di soli 510 kg rispetto ai nostri 1300 kg e dotati di un gennaker molto
piatto che gli permetteva di navigare anche in angoli di bolina stretta
in condizioni di poco vento. Anche l'Extreme 40 ungherese aveva un
gennaker simile armato in testa d'albero per navigare in quelle
condizioni. Complimenti comunque ai vincitori perché chi vince ha sempre
ragione."
"Porterò
sempre con me questa esperienza e le facce di un team fantastico che si
è dato senza compromessi che ha dimostrato il significato di
resilienza. Grazie Enrico, grazie ragazzi, come ci siamo detti questo è
lo sport e questa è la vita: incontrarvi è stato un piacere, navigare
con voi un onore." ha concluso Andrea Corsato.
L'equipaggio dell'Extreme 40 del North West Garda Sailing che ha regatata alla Centomiglia era composto da: Enrico
Zennaro - skipper e timoniere, Francesco Bianchi - randista, Roberto
Benamati - tattico, Andrea Tesei - tailer, Sergio Caramel - tailer,
Andrea Corsato - prodiere.
Il team Extreme 40
del North West Garda Sailing è supportato dal main sponsor Sider
Logistic e dai partner Campione Fashion, F.lli Pietta, iGussago, Idra
Idraulica & Energia Pulita, Impresa Edile Stretti Luca.
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