La partenza della sesta tappa, ieri da Itajaì, è
stata tutto tranne che “speedy” ne anche le ore successive hanno visto i
57 velisti impegnati in una lotta contro il vento leggero, con le sei
barche che avanzavano lento moto. Nella notte, inoltre alcuni fastidiosi
temporali hanno colpito alcuni dei team, come Team SCA e Team
Alvimedica, che sono rimasti vittime dell'ormai nota roulette delle
nuvole. Fortunatamente ora la flotta sembra essere riuscita ad entrare
in una zona di aria un po' più fresca e le velocità medie sono
aumentate.
Matt Knighton l'Onboard reporter di Abu Dhabi Ocean Racing stamane ha raccontato così la prima notte della sesta tappa:
“Una scia blu acceso di bioluminescenza si forma sulla poppa di Azzam,
sotto un cielo stellato che appare e scompare fra le nuvole. Il solito
effetto di raggruppamento della flotta nelle prime 72 ore è evidente,
abbiamo MAPFRE appena sottovento mentre Brunel si è staccato un po'.
Siamo messi bene, dice Ian mentre osserva le posizioni della flotta
sullo schermo del computer al carteggio. Nei prossimi giorni
continueremo a navigare di bolina verso Cabo Frio e visto che Dongfeng è
qui sottovento a noi, Ian forse potrebbe anche dormire qualche ora.
Tutto è calmo, il mare e anche l'attività a bordo, malgrado stiamo
andando a 11 nodi. C'è tensione ma almeno questa volta non è sulle
nostre spalle. La nostra strategia è chiara, stare con gli altri. Detto
ciò, tuttavia, ci sono ancora 5.000 miglia di corsa davanti a noi, visto
che ne abbiamo percorse meno di cento.”
Al rilevamento delle ore 12.40 UTC la prima posizione
è occupata dagli spagnoli di MAPFRE, con un esile vantaggio di sole 1,5
miglia su Team Alvimedica, qualche centinaio di metri in più su Abu
Dhabi Ocean Racing e 3 miglia sulle veliste di Team SCA, 3,6 su Dongfeng
e poco più di 5 sugli olandesi di Team Brunel.
L'Onboard reporter di Team Alvimedica, Amory Ross uno
dei quattro americani della barca nera e arancio, ha raccontato così le
sensazioni a bordo: “C'è sempre una sorta di sollievo nel tornare in
oceano e nel navigare di notte. Per quanto bello e accogliente fosse il
Brasile, avevamo voglia di tornare presto in regata. E' bello navigare
di nuovo e la vita di bordo sembra innaturalmente naturale nelle prime
24 ore, come se non ci fosse quasi stata pausa questa volta. Però adesso
puntiamo verso il nord Atlantico e gli USA, dove ci siamo allenati
prima della partenza del giro e casa per alcuni di noi. Significa molte
cose per molti ma per dirla semplice: arrivare a Newport vorrà dire aver
circumnavigato il pianeta.”
Il meteorologo della regata Gonzalo Infante, ha
descritto la situazione attuale e quella che attende la flotta nelle
prossime ore. Le sei barche navigano in un vento moderato da nord-est e
sono quindi di bolina. Questo vento è prodotto da un'area di altra
pressione che si trova a est della flotta. In questa zona generalmente
si assiste alla formazione di temporali, con grandi masse nuvolose e
secondo Infante si tratta di una possibilità e, anche se la bassa
pressione che si sta sviluppando è piuttosto debole, potrebbe comunque
dar vita a un vento più intenso. La direzione del vento non dovrebbe,
tuttavia, cambiare molto forse girare un po' più a nord e dunque la
flotta potrebbe decidere per l'opzione offshore. Di solito nelle prime
fasi di questa tappa il dilemma è proprio quello di stare sottocosta o
spingersi più al largo e per ora sembra che questa seconda sia l'ipotesi
più probabile. Domani, poi, il sistema meteo dovrebbe spostarsi verso
est, si potrebbe assistere a un'intensificazione del vento ma sarà
importante per i team tenersi davanti al sistema meteo.
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