sabato 28 marzo 2015

Team SCA alla Volvo Ocean Race - Giorno 10: Point Nemo


Poco fa siamo passate a nord di Point Nemo, una posizione nell’Oceano Meridionale che rappresenta il luogo più lontano dalle terre abitate in cui ci si possa inoltrare. È bellissimo, selvaggio, sconfinato, freddo, grigio e bagnato. Le albe sono magiche, così come i tramonti e le notti stellate. Se ti metti nei guai quaggiù puoi contare solo su te stesso o, nel nostro caso, sui tuoi avversari. È una sensazione emozionante, ma anche inquietante!
 
Point Nemo è così chiamato dal nome del capitano di sommergibili protagonista del romanzo di Julius Verne “Ventimila leghe sotto i mari”. Il punto era stato individuato dall’ingegnere croato – canadese Hrvoje Lukatela e segna il centro di un cerchio blu, senza alcuna terraferma, delle dimensioni del Nord America, ed ha le coordinate 48° 52.6′ Sud, 12323.6′ Ovest.
Point Nemo si trova a 1,670 miglia (2.688 chilometri) da tre linee costiere: Ducie Island a Nord, un atollo disabitato nelle Pictairn Island, Motu Nui a Nord Est, un piccolo isolotto poco lontano dall’Isola di Pasqua, al largo della costa del Cile e la gelida Maher Island a Sud, al largo della costa antartica.
In questo preciso momento stiamo passando la parte settentrionale dell’ice gate numero 8 e ci stiamo facendo strada verso Capo Horn, sempre cercando di andare a Sud per ridurre al minimo la distanza. Il morale a bordo è alto. Siamo tutte felici ed eccitate di passare Capo Horn, nonostante le previsioni diano condizioni dure in arrivo. Abbiamo avuto condizioni meteo piuttosto buone per un paio di giorni, che ci hanno consentito di rimetterci in sesto, asciugare le cose e prepararci per la tempesta che troveremo quando “gireremo l’angolo”.

Incrociamo le dita affinché il vento continui a cambiare direzione, cosicché possiamo farcela con un unico bordo, senza dover strambare due volte; se Libby riesce in questa impresa la chiameremo “Libby layline” e ne saremo impressionate! – Dee(www.teamsca.com)

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