sabato 28 febbraio 2015

Team SCA alla Volvo Ocean Race - Giorno 20: Le ore notturne


È stata un'altra notte intensa a bordo di Team SCA. Per me che sono la reporter di bordo ciò ha significato muovermi continuamente da poppa, dove c'è il mio piccolo "ufficio media", all'estremità prodiera della barca. Generalmente cerco di prendermi qualche ora di riposo durante le ore notturne tra le 10 e le 17 (UTC). Non ricordo esattamente quante volte ho preso il mio materassino e l'ho portato in una posizione più favorevole (dal punto di vista della velocità della barca), ma sono state sicuramente numerose. La posizione dei pesi, anche di quelli leggeri, fa un'enorme differenza, e se posso contribuire a far andare la barca più veloce lavorando o dormendo sulla prua sono ben felice di farlo.
 
Stacey Jackson riassume per noi quello che è accaduto nel corso della notte. - "Abbiamo iniziato la notte con sole 5 miglia di distacco da Brunel e un distacco totale dai leader di 42 miglia. Poi è arrivata la pioggia. Abbiamo avuto un pò di sfortuna e poi un pò di fortuna. Brunel ha scelto un'altra strada ed ha agganciato una nuvola "buona", mentre noi siamo rimaste sotto una nuvola "perfida". Abbiamo navigato lentamente per un pò e Brunel e gli altri si sono allungati piuttosto rapidamente. C'è stata una certa frenesia dovuta ad alcuni cambi di vele per via di venti che cambiavano direzione ed intensità prima che finalmente trovassimo la stessa brezza tranquilla degli avversari. A malincuore abbiamo perso 15 miglia su Brunel e quasi 100 nei confronti dei leader. Fa un pò male, ma domani avremo ancora una possibilità di colmare nuovamente il distacco quando loro finiranno il vento e noi invece ne avremo ancora."

Con ancora poco più di 24 ore di regata davanti a noi l'equipaggio è stanco: non c'è da stupirsi, tuttavia 24 ore sono un tempo limitato. Sam, la nostra skipper prova emozioni contrastanti. – "Siamo molto stanche ed abbiamo bisogno di riposo, allo stesso tempo sappiamo che stiamo per arrivare e che sopravviveremo anche se abbiamo ancora 10 cambi di vele di fila da affrontare e neanche un'ora di sonno. È dura perché siamo indietro, ma allo stesso tempo sappiamo che Brunel e Alvimedica rallenteranno davanti a noi. È un anticipo del combattimento che ci sarà alla fine; ci aspettiamo di regatare per le prossime 16 ore al massimo e sappiamo di poter fare la differenza quando raggiungeremo la costa."

"La Nuova Zelanda è una novità assoluta per me ed io adoro navigare in posti nuovi del mondo ed entrare in porti sconosciuti perché non sai mai cosa ti attende. Domani saremo già quasi vicine alla costa e avremo almeno 12 ore di navigazione costiera perciò ci sarà movimento, venti diversi, giochi divertenti e cose fantastiche da vedere. Non vedo l'ora. Sono anche impaziente di rivedere il team di terra e di consegnare a loro la barca. E ricevere notizie dal mondo terrestre. È come perdersi tre settimane di vita reale ed è sempre piacevole aggiornarsi su quello che è accaduto."

Sono totalmente d'accordo. 20 giorni in mare sono bellissimi, ma contemporaneamente siamo eccitate all'idea di rivedere gli avversari dopo che avremo tutti ormeggiato lungo la costa neozelandese ed aver concluso bene questo esaltante ultimo tratto della quarta tappa.

Ps! Alcune volte veniamo accusate di essere troppo serie. Libby è la prima a fare uno scherzo. Date un'occhiata alla foto e indovinate che cosa ha combinato! (www.teamsca.com)

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