Stamattina mi sono svegliata presto e ho udito queste parole; è qui, siamo
allo "scontro duro", aspetta e vedrai Anna-Lena. Era la voce di Elodie che mi
ragguagliava su quello che stava per accadere. Come sempre è stata una notte
piena di attività a bordo di Team SCA, con venti variabili ed acquazzoni.
Abbiamo anche dovuto fare qualche strambata per evitare un paio di isolotti.
L'ultimo l'abbiamo sfilato proprio dopo l'alba. È stato bellissimo vedere questa
piccola collina puntare verso il cielo in mezzo al nulla.
Adesso stiamo navigando nella cosiddetta zona di transizione. Si tratta di
un'area imprevedibile, con un'intensa attività di nuvole ed in cui può accadere
essenzialmente di tutto. Sopra di noi c'è una nuvola gigantesca che si estende
per 170 miglia. Siamo costantemente alla ricerca del vento. L'ultima cosa che
desideriamo è rimanere intrappolate qui.
Insomma siamo di nuovo allo "scontro duro". Di cosa si tratta? Adesso lo so.
Ci siamo proprio nel mezzo. Abbiamo una nuvola nera dietro di noi ed una
davanti, e siamo in attesa che accada qualcosa. Ciò comporta un lavoro senza
sosta per l'equipaggio, a prescindere dal fatto che tu sia in turno attivo o in
turno di riposo. Si decide di adottare un determinato assetto di navigazione e
si esegue il conseguente lavoro di regolazione delle vele.
Poi, quando abbiamo
praticamente finito e siamo pronte a rilassarci e goderci la navigazione
scopriamo che le condizioni sono radicalmente cambiate e dobbiamo ricominciare
tutto da capo. Ooops, sembra che ci stiamo muovendo. Molto bene, perché, entro
domani mattina, dobbiamo raggiungere dei venti provenienti da Est.
(www.teamsca.com)
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