Sembra proprio che
sarà un finale a tutta suspense, degno della migliore filmografia
thriller, quello che si sta preparando per le sei barche impegnate da
oltre tre settimane nella terza tappa della Volvo Ocean Race, partita lo
scorso 3 gennaio da Abu Dhabi alla volta di Sanya, sull'isola cinese di
Hainan. Certamente a bordo dei sei scafi non sono mancati i
momenti di tensione e soprattutto sul leader Dongfeng, che ha visto il
suo vantaggio ridursi progressivamente a sole 24 ore dall'arrivo “a
casa”, Sanya, la località dove il team franco/cinese ha il suo porto
d'attracco, dove si sono svolte le selezioni dell'equipaggio e i primi
allenamenti. E dove si sono già radunate centinaia di fan pronti ad
accogliere Dongfeng Race Team, e soprattutto i suoi velisti cinesi, con
grande entusiasmo.
L'equipaggio guidato dallo skipper transalpino
Charles Caudrelier’s una settimana fa, all'ingresso dello stretto di
Malacca aveva un margine di oltre 100 miglia sugli inseguitori, che poi,
poco a poco si sono fatti sotto. Tanto che, seppur considerando che non
è semplice stilare una classifica quando le barche navigano di bolina e
a bordi, nel rilevamento di domenica pomeriggio, Abu Dhabi Ocean Racing
era dato a meno di dieci miglia. Comprensibile che Caudrelier e i suoi
uomini possano sentire una forte pressione alla vigilia di quella che
potrebbe essere una vittoria assolutamente storica nel giro del mondo a
vela.
Vittoria che non solo chiuderebbe una tappa condotta in testa
praticamente dall'inizio, ma che spingerebbe anche Dongfeng sul gradino
più alto del podio della classifica overall della Volvo Ocean Race, che
distanzierebbe Abu Dhabi Ocean Racing e Team Brunel che si sono
aggiudicati rispettivamente la prima e la seconda tappa. “Dobbiamo stare concentrati, la linea d'arrivo è ancora lontana.” Ha detto Caudrelier nel suo blog, qualche ora fa quando la barca rossa e grigia navigava lungo la costa del Vietnam.
Al rilevamento pomeridiano, il margine dei
franco/cinesi è risalito a poco più di 56 miglia su Abu Dhabi Ocean
Racing dell'olimpionico inglese Ian Walker, seguito a poca distanza dai
giovani di Team Alvimedica con lo skipper statunitense Charlie Enright e
il solo velista italiano in gara Alberto Bolzan. Poco più indietro gli
spagnoli di MAPFRE guidati da Xabi Fernández e Team Brunel del veterano
olandese Bouwe Bekking. L'equipaggio femminile di Team SCA, con la
skipper britannica Sam Davies dopo aver fatto registrare un ottimo
recupero, ha di nuovo perso qualcosa, ma si trova comunque sotto le 100
miglia dai battistrada.
La flotta ha passato alcune delle ore più intense
dell'intera tappa, costretta a navigare con attenzione in un'area piena
di ostacoli, pescherecci e reti da pesca, e compiendo innumerevoli
manovre. Ian Walker ha descritto quella passata come “probabilmente la notte più dura di tutta la regata” e Charlie Enright è andato oltre, dichiarando: “è stata la notte più intensa di tutta la mia carriera velica.”
Gli equipaggi cominciano a dare segni di grande stanchezza, come
dimostrato dalla dichiarazione del lituano Rokas Milevicius di Team
Brunel: “Non c'è una sola parte del corpo che non mi faccia male!”
Secondo le ultime proiezioni, salvo inconvenienti
meteo nell'ultimo tratto, i leader potrebbero anticipare il loro arrivo a
Sanya al tardo pomeriggio o alla serata di lunedì dove saranno comunque
attesi e festeggiati dal calore del pubblico cinese a qualsiasi ora del
giorno o della notte.
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