Non era ancora l'alba
in Italia ed era primo mattino a Abu Dhabi quando MAPFRE guidato
dall'olimpionico spagnolo Iker Martìnez ha tagliato la linea del
traguardo in quarta posizione, dopo 24 giorni e 11 ore di regata. Nel
primo pomeriggio italiano, ma quando già stava calando la luce sul race
village nell'emirato, è stato il turno di Team Alvimedica, con
l'italiano Alberto Bolzan di concludere una seconda tappa
particolarmente intensa per il giovane equipaggio turco/americano. Si
attende ora l'arrivo delle veliste di Team SCA, previsto nella notte
italiana.
Dopo un deludente ultimo posto a Città del
Capo, che ha portato a significativi cambi nella composizione
dell'equipaggio, con l'inserimento del navigatore Jen-Luc Nélias e
dell'esperto velista britannico Rob Greenhalgh, la barca spagnola
guidata da Iker Martìnez era attesa a un cambio di passo e di strategia.
Malgrado non siano riusciti a salire sul podio, Martìnez e i suoi hanno
comunque dato prova di cambiamento e il quarto posto ottenuto è
certamente importante. “Siamo più che felici del miglioramento
rispetto alla prima tappa, sono molto orgoglioso di come tutti abbiano
fatto un buon lavoro.” Ha dichiarato all'arrivo lo skipper iberico,
spiegando che quello che provava erano “sentimenti contrastanti”.
In
effetti la barca rossa nel corso della tappa ha occupato per ben tre
volte la posizione di leader, per poi perderla a causa di un'opzione est
piuttosto coraggiosa da parte del navigatore francese Jean-Luc Nélias,
che non ha pagato. L'obiettivo di MAPRE era quello di riuscire ad
aggirare la zona delle calme equatoriali adottando una rotta differente
rispetto agli avversari, ma sfortunatamente per la barca rossa, i tanto
attesi alisei non si sono materializzati. Martìnez ha comunque tenuto a
difendere la scelta. “Jean-Luc e io abbiamo preso la decisione
insieme. Era un rischio, ma tutto l'equipaggio era d'accordo nel tentare
qualcosa di diverso, anche quando non ha funzionato.” Il due volte olimpionico spagnolo ha concluso nella sua lingua dicendo:“No esta mal, la proxima mejor.” Non è male, la prossima sarà migliore.
Alle 13 29 23 UTC, le 14.29 ora italiana, era il
turno di Team Alvimedica, dopo molte ore di vento leggerissimo e dunque
di velocità molto basse lungo la costa degli Emirati, di tagliare
finalmente la linea del traguardo. Non si può negare che per Team
Alivmedica sia stata una tappa lunghissima, con un finale al
rallentatore, estenuante per chi si trova a sole poche miglia
dall'obiettivo. Anche per il giovane equipaggio guidato dallo skipper
Charlie Enright, la prima parte della tappa è stata molto positiva, con
diversi giorni alla guida della flotta. Poi il noto stop per portare
assistenza a Team Vestas Wind, la ripartenza e la riuscita rincorsa per
riguadagnare terreno su Team SCA e MAPFRE. L'ultimo momento chiave della
regata con il sorpasso dei spagnoli e, appunto, la lunghissima discesa
lungo le coste degli Emirati con un vento leggerissimo.
“E' stata una tappa con tanti alti e bassi, e dobbiamo certamente lavorare sulla continuità.” Ha ammesso il giovane skipper statunitense. “Ma abbiamo un buon progetto e cercheremo di riuscire a portarlo a termine al meglio.” In effeti per l'equipaggio della barca nero e arancio, la seconda tappa è stata ancora terreno di grande apprendimento. “Abbiamo passato tanto tempo insieme e oltre a divertirci abbiamo parlato molto anche delle prestazioni.” Ha spiegato l'Onboard reporter Amory Ross, “La
velocità è buona, in linea diretta siamo competitivi, ora dobbiamo
migliorare la strategia. Non è un problema di persone, siamo un gruppo
di giovani che vogliono migliorare.” Sicuramente una delle cose che il team ha imparato in questa tappa è la durezza della navigazione oceanica. “L'incidente di Vestas è qualcosa che resterà nelle nostre menti per molto tempo.”
Ha detto Mark Towill, ammettendo di essere mentalmente esausto. Gli
otto giovani velisti ora avranno tempo per un solido debrief ad Abu
Dhabi. Poi alcuni di loro torneranno a casa e alcuni rimarranno
nell'emirato fino alla partenza della terza tappa. “Avremo due o tre
giorni qui per riesaminare la tappa. Alcuni vorrebbero ripartire già
domani per la prossima, ma sarà bene avere qualche tempo per riposare e
riflettere.” Ha detto Enright. “Siamo contenti di dove siamo, è solo questione di mettere a punto alcuni piccoli dettagli.”
Per Team Alvimedica ora rimane da vedere anche cosa
deciderà la giuria internazionale, presieduta dal francese Bernard
Bonneau, riguardo a una possibile richiesta di riparazione per le ore
che l'equipaggio ha impiegato per portare assistenza a team Vestas Wind
durante la notte del tragico naufragio sulla barriera corallina di St
Brandon. Con l'arrivo di Team SCA, previsto per questa notte, si concluderà la seconda tappa della Volvo Ocean Race 2014/15.
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