Ottavo
giorno di navigazione per la flotta dei sette Volvo Ocean 65. Quella
passata è stata una nottata impegnativa per i 66 velisti che hanno
dovuto affrontare venti instabili, e dunque numerose manovre e cambi di
vele. La flotta è sempre racchiusa in un fazzoletto di miglia e si
prepara all'arrivo, previsto per domani, dell'intensificazione del vento
e soprattutto del mare. La tempesta è stata degradata a depressione
tropicale, ma terrà comunque impegnati i sette team. Intanto a bordo di
Dongfeng Race Team, l'equipaggio ha effettuato una riparazione in alto
mare per un problema alla rotaia della randa.
Il team franco/cinese Dongfeng
Race Team è stato costretto ad effettuare una prima e temporanea
riparazione in alto mare alla rotaia della randa, danno che avrebbe
potuto fermare la sua corsa, ma che grazie a un'intervento di emergenza
dell'equipaggio, e in particolare del prodiere Ken Escoffier, per il
momento è tenuto sotto controllo in attesa che le condizioni migliorino.
La rotaia, montata longitudinalmente sull'albero (che è alto 30 metri)
permette di issare o ammainare la randa.
“Pensate alla rotaia di una tenda” ha spiegato per semplificare Mark Covell, Watch
Producer di Volvo Ocean Race, medaglia d'argento nella Star a Sydney
200 e imbarcato come media crew member in una delle precedenti edizioni
del giro del mondo. “Se si rompe significa che qualcuno sarà
costretto a salire sull'albero per spostare manualmente la vela. Nelle
condizioni attuali, è una manovra di certo non semplice e potenzialmente
pericolosa. Di sicuro però è un problema che va risolto.”
Il prodiere transalpino di Dongfeng Race Team Kevin
Escoffier, in effetti è dovuto salire all'altezza del danno sull'albero,
a circa 15 metri, per verificarne la gravità. Una prima soluzione
d'emergenza è consistita nel fissare la rotaia con delle legature
all'albero, in modo da limitare il problema. Tuttavia, con questo
sistema, l'equipaggio non è in grado di poter dare una mano di terzaroli
(ossia ridurre la superficie della randa) e dunque dovrà trovare il
momento giusto per effettuare una riparazione più solida e duratura. La
rottura è avvenuta nella nottata di mercoledì, quanto il team e il resto
della flotta stava navigando attraverso una zona di transizione a sud
delle isole di La Réunion e Mauritius. Proprio quando le condizioni del
vento andavano peggiorando, essendo le barche in avvicinamento alla
depressione tropicale che dovrebbe raggiungere il suo massimo nelle
prossime 24 ore.
L'Onboard reporter, di Dongfeng Race Team Yann Riou,
ha spiegato che nelle prossime ore non si potrà effettuare una
riparazione più efficace. “Di certo non oggi, perché fra poche ore
comincerà un'altra battaglia. Una battaglia con gli avversari, ne
abbiamo cinque a vista, e con gli elementi. Ci aspettano temporali,
raffiche, pioggia, buchi di vento, nuvole, salti di vento e tanti cambi
di vela. Non è proprio il momento di salire sull'albero per un
fai-da-te.”
Il Race Director, Jack Lloyd si è detto fiducioso che
Dongfeng possa navigare in sicurezza per le 3.500 miglia che mancano al
traguardo di Abu Dhabi, e che possa continuare a competere a pieno
ritmo con i sei avversari. “Il problema a bordo di Dongfeng non è
molto grave ed è sotto controllo. L'equipaggio ha ricevuto istruzioni
dal costruttore su come effettuare la riparazione. E' una cosa che può
succedere quando si spingono a fondo barche e attrezzature. A livello
generale non ci sono stati danni gravi.”
Intanto, e fortunatamente, la “tempesta” in arrivo è
stata degradata a depressione tropicale, ma sarà comunque una situazione
da gestire con attenzione. Il meteorologo della
regata Gonzalo Infante ha fornito un aggiornamento sulle condizioni che
attendono la flotta nelle prossime ore. I venti saranno comunque
piuttosto intensi, intorno ai 30 nodi con raffiche fino al 40% più
forti. La flotta dovrebbe raggiungere la zona di maggiore intensità
della bassa pressione nel pomeriggio di venerdì e il fattore di maggior
preoccupazione sarà un mare molto formato, con onde fino a cinque metri
in prua, ma che gli equipaggi affronteranno con un'andatura portante.
Inoltre, i sette equipaggi dovranno decidere se lasciare Mauritius a
destra o a sinistra, visto che l'isola provoca un ridosso piuttosto
esteso.
Per quel che concerne la situazione in gara, oggi la
leadership è passata brevemente nelle mani dei giovani di Team
Alvimedica, che hanno trovato uno splendido modo per festeggiare il
Thanksgiving Day tanto popolare negli USA, di cui la barca arancio e
nero è portacolori. Team Alvimedica, su cui è imbarcato Alberto Bolzan
l'unico velista italiano di questa Volvo Ocean Race, al rilevamento del
mattino aveva un margine di meno di due miglia su Abu Dhabi Ocean
Racing, che al rilevamento successivo ha di nuovo ripreso la prima
piazza. Il gruppo continua a navigare compatto, basti pensare che dal
primo al sesto sono solo poco più di cinque le miglia di distacco e che
le veliste di Team SCA, in settima posizione sono a meno di tredici
miglia dal leader.
La conclusione della seconda tappa, da Città del Capo
ad Abu Dhabi per un totale di 5.200 miglia (teoriche), è prevista verso
la metà di dicembre.
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