sabato 15 novembre 2014

Volvo Ocean Race - Domani la in-port, previste condizioni impegnative


Dopo poco più di una settimana di riposo, lavori e recupero, e domani i sette equipaggi della Volvo Ocean Race si ritroveranno alle 13 per la disputa della seconda In-port race dell'edizione 2014/15. Ancora una volta il campo di regata di Città del Capo offrirà condizioni “toste” con una previsione di vento forte. Spettacolo garantito per i molti appassionati e spettatori.  Se alcuni team approfittano delle ultime ore per rifinire la preparazione fisica altri fanno incontri speciali. Come nel caso di Team Alvimedica che stamane ha ricevuto un messaggio di incoraggiamento molto speciale da parte di Desmond Tutu, il famoso arcivescovo di Città del Capo noto per le sua battaglie per i diritti umani nel continente africano. 
 
Lo skipper Charlie Enright infatti ha partecipato alla messa nella St George’s Cathedral di Città del Capo officiata dall'arcivescovo con cui, successivamente, ha avuto anche un'udienza privata. “Che il Signore vi benedica nelle vostre avventure intorno al mondo” ha detto il premio Nobel per la pace del 1983. “Vento in poppa, o da qualsiasi direzione sia meglio per voi.” ha aggiunto con un pizzico d'ironia visto che “Non me ne intendo molto di queste cose!” Charlie Enright si è detto molto commosso dall'incontro. “E' stata un'esperienza di vita e un'opportunità unica di incontrare un uomo davvero speciale. Abbiamo bisogno di tutto il supporto possibile, e se viene da lui, ancora meglio!”

Lo skipper statunitense e il suo equipaggio non hanno avuto bisogno di assistenza nella prima delle in-port disputate, quella di Alicante, che hanno vinto con abilità. Domani, tuttavia, Team Alvimedica dovrà fare a meno di una delle sue punte di diamante, l'italiano Alberto Bolzan, trattenuto in Italia da problemi personali e saranno quindi solo sette i velisti a bordo della barca nera e arancio. Bolzan farà comunque ritorno in Sudafrica in tempo per la partenza della seconda tappa.

Stessa situazione anche a bordo di MAPFRE, che come si ricorderà ha concluso la prima tappa con un deludente settimo posto che ha dato il via a una serie di cambiamenti nell'equipaggio. Domani a Città del Capo non sarà presente lo skipper Iker Martinez, a causa di impegni professionali in Spagna, che verrà sostituito da Xabi Fernández. “Abbiamo realizzato alcuni cambi importanti che riguardano gli atleti imbarcati.” Ha spiegato Fernandez durante la conferenza stampa degli skipper tenutasi questa mattina. ”E' il modo giusto per migliorare e noi dobbiamo continuare a migliorare. Abbiamo imparato molto da Michel Desjoyeaux. E' arrivato all'ultimo momento e ha portato molto al team, ci ha messo in condizione di essere sulla linea di partenza e ci ha mostrato come migliorare le prestazioni della barca. Rob Greenhalgh ha un curriculum eccezionale ed è la ragione per cui lo abbiamo voluto con noi. E quanto a Jean-Luc (Nélias) ha vinto la scorsa edizione, quindi non credo si possa dire che non sia preparato.” Riguardo la in-port di domani Fernandez ha detto che il team spingerà, ma farà anche attenzione a evitare rotture, che alla vigilia della seconda tappa potrebbero costituire un problema.

Un visione condivisa anche da Ian Walker, skipper di Abu Dhabi Ocean Racing e vincitore della prima tappa. “Ci sono sempre ottime condizioni a Città del Capo, ma ovviamente una regata fra le boe con solo otto persone di equipaggio è un vero test, soprattutto per quel che riguarda la conduzione della barca e le manovre. Comunque faremo del nostro meglio, come sempre. E poi visto quanto sono tirate le tappe oceaniche, una parità ai punti è sempre possibile.” Ha spiegato l'olimpionico britannico a proposito dell'importanza delle in-port.

Lo skipper di Dongfeng Race Team, secondo per una manciata di minuti nella prima tappa, ha invece detto che ci saranno cambiamenti nella composizione dell'equipaggio sia per la costiera che per la Leg 2. “Black (Liu Xue) sostituirà Wolf (Yang Jiru). Il nostro obiettivo è di fare in modo che i velisti cinesi imparino il più possibile. Potrà essere visto come un compromesso, ma fa parte del nostro piano. Magari alla fine del giro avremo tre o quattro velisti cinesi a bordo. Finora abbiamo fatto una bella regata. Se si è in otto, bisogna avere spirito di squadra. E loro migliorano velocemente. E' incredibile, sono veramente impressionato, sono parte integrante del team, hanno un approccio positivo, non si lamentano mai. Credo che sia fantastico, se si considera che navigano da soli sei mesi.

Sam Davies, skipper dell'equipaggio totalmente femminile di Team SCA ha commentato così la regata di domani e le condizioni impegnative che attendono il suo gruppo: “Sono le stesse condizioni in cui ci siamo allenate, a Lanzarote c'è sempre molto vento. Cercheremo di fare bene le manovre, abbiamo undici braccia invece che otto. Ma sarà faticoso ugualmente.”

Chris Nicholson, skipper di Team Vestas Wind ha detto: “Prendiamo seriamente le regate in-port, cercheremo di spingere a fondo, ma anche di non rompere.” Lo skipper australiano ha anche parlato del motto “a race we must win” (una regata che dobbiamo vincere) che caratterizza il suo team. “Consideriamo vincere la Volvo Ocean Race un obiettivo molto importante, ma insieme a Vestas stiamo anche lavorando sui cambi climatici e l'energie rinnovabili, che sono una prova da superare, e forse la più importante.”

Infine, Bouwe Bekking, il veterano della regata alla sua settima partecipazione ha detto che per la prova di domani, la questione più critica sarà data dalle condizioni meteo complicate. In effetti le previsioni parlano di vento superiore ai 25 nodi nell'area di Città del Capo, da sempre una delle località più ventose del percorso del giro del mondo. La Cape Town In-port race sarà corsa su un percorso a bastone di quattro o otto giri, a seconda appunto delle condizioni meteorologiche. Partenza prevista per le ore 13 italiane, con diretta internet.

Nota: Le in-port race series non contano per la vittoria del trofeo Volvo Ocean Race overall, ma possono entrare in gioco in caso di parità di punti alla fine del giro del mondo.

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