Maserati vola a 20 nodi di velocità nell'aliseo
dell'Atlantico del sud con una ventina di nodi di vento, dopo aver macinato due
terzi del percorso della Cape2Rio. Ancora 1.150 miglia (su 3.300) da compiere
per la barca italiana, partita il 4 gennaio da Cape Town (SA), fino all'arrivo
a Rio de Janeiro (Brasile). Sempre più distanti i suoi inseguitori: il 52 piedi australiano Scarlet
Runner si trova a 500 miglia di distanza dal VOR70 italiano, l'Open 60
sudafricano Explora a 550 miglia.
A bordo di Maserati l'equipaggio se la deve vedere con
problemi allo spi. Lo spi da regata adatto a queste condizioni di vento, esploso
nella notte tra l'8 e il 9 gennaio, è stato sostituito con un A3 di scorta, che
continua a lacerarsi.
“L'A3
è vecchio e continua a rompersi”,
spiega Giovanni Soldini. “Quindi non ci resta altro da fare che tirarlo
giù,
riparare le lacerazioni e tirarlo su di nuovo. Finché regge... Per
fortunaabbiamo a bordo un terzo spi, non adatto per scendere, ma nel
caso ce lo faremo
andar bene. Fino all'arrivo sono previsti 15 nodi di vento, poi
l'atterraggio
su Rio sarà un po' complicato, con poco vento. Ma la strada è ancora
lunga, per
adesso siamo impegnati a far andare Maserati il più veloce possibile”.
Il
record della Cape2Rio Yacht Race, giunta oggi alla 14a edizione, appartiene a Zephyrus
IV, un maxi americano di 74 piedi, che nel 2000 ha compiuto il percorso in
12 giorni, 16 ore e 49 minuti.
A
bordo con Soldini, un team internazionale di nove persone: gli italiani Guido
Broggi, Corrado Rossignoli e Michele Sighel; il tedesco Boris Herrmann; lo
spagnolo Carlos Hernandez; i francesi Jacques Vincent e Gwen Riou; il danese
Martin Kirketerp Ibsen; e per la prima volta il monegasco Pierre Casiraghi.
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