giovedì 31 ottobre 2013

TRANSAT 2013 - Scalo spagnolo per la flotta dei Mini 6.50


Si sperava che Eolo chiudesse un occhio e non ricominciasse a soffiare forte dopo che la flotta della Mini Transat avesse doppiato Capo Finisterre, ma così non è stato. Le previsioni infatti danno un rinforzo deciso del vento da Sud Ovest a partire da domani sera, che spazzerà Capo Finisterre il 2 e il 3 novembre prima di una rotazione a Nord Ovest. Questo timing non permette a tutti gli 84 Mini di passare in sicurezza il Capo, tanto che l’organizzazione di corsa ha deciso di far fare una tappa a Sada, porto a Nord Ovest della Spagna. L’opzione di fare scalo era stata prospettata già un paio di settimane fa, poi scartata, ma le voci di banchina pre-partenza ventilavano che questa possibilità sarebbe stata “ri-giocata” dall’organizzazione durante le prime ore di regata. E così è stato: “la sicurezza delle barche e dei marinai prima di tutto” è il mantra che l’organizzazione si ripete da molti giorni e che applica alle sue decisioni, anche se certo non facili.
 
“I Mini sono quindi chiamati a fare una strategia per raggiungere il porto spagnolo” si legge nell’ultimo comunicato stampa ufficiale della regata. “Partire a Ovest per cercare un gradiente di pressione significa correre il rischio di dover affrontare venti e mare instabili con l’avvicinarsi del prossimo fronte freddo. Puntare a Sud, d’altro canto, significherebbe favorire la sicurezza, sperando di trovare un mare più maneggevole al riparo della costa spagnola, anche se con la forte probabilità di dover poi fare un lungo bordo difficile verso Ovest, con venti instabili per forza e direzione”.
La buona notizia, è che Sada è più a Ovest di Gijon, primo porto di scalo paventato dall’organizzazione, cosicchè quando la flotta ripartirà, sarà più vicina a Capo Finisterre e quindi più in rotta per Lanzarote. I Mini dovrebbero arrivare a Sada fra il 31 Ottobre e il 1 Novembre, aspettare circa 48 ore che la “buriana” passi, per poi riprendere il largo. A quel punto, ci metterebbero circa 6 giorni per raggiungere Lanzarote…. Il condizionale ormai è d’obbigo!
Capo Finisterre (dal latino finis- terrae, “fine della terra”) è un promontorio in granito, a 600 metri sul livello del mare, a picco sulla Costa da Muerte nell’Oceano Atlantico, sulle pendici del monte Facho. Esso costituisce il punto di arrivo del celebre Cammino di Santiago di Compostela: fin dall’antichità i pellegrini devoti di San Giacomo arrivavano fino a lì per imitarlo, per percorrere le orme del più intrepido fra gli apostoli, quello che era arrivato fino agli estremi confini della Terra allora conosciuta. Questo Capo, che “racchiude” a Sud il Golfo di Guascogne, è annoverato fra i 4 Capi più impegnativi da doppiare, insieme a Capo di Buona Speranza, Capo Leuween e Capo Horn e un tempo i marinai che lo scapolavano conquistavano il privilegio di farsi il primo orecchino, in ricordo e come prova del difficile passaggio.
I nostri Mini Uccelli del Largo nelle prime 36 ore di regata si stanno comportando molto bene: fra i Proto, Giancarlo Pedote (Prysmiam) stringe i denti al comando della flotta e Michele Zambelli (Fontanot), stabile nel gruppo centrale, ha guadagnato qualche prezioso miglio agli avversari ed è 18esimo. Fra i Serie, Alberto Bona (Onlinesim.it) guida il gruppo degli italiani in 25esima posizione all’ultimo aggiornamento, mentre Andrea Iacopini (Umpalumpa) Davide Lusso (Mastep) e Federico Fornaro (Raw News) si continuano a tenere compagnia intorno al 40esimo posto, staccando di qualche miglio Federico Cuciuc (Your Sail).
In classifica generale, la flotta continua a essere guidata dai Proto di Pedote, Gahinet (Logways) Boidevezi (Natural Addicts) e Pulvé (Mext-ica), mentre fra i Serie si danno battaglia Ian Lipinski (pas de future sans numerique), Renaud Mary (runo.fr) e Jonas Gerckens (Netwerk2)
(da www.classemini.it di F. Pradelli)

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