martedì 19 febbraio 2013

Classe MINI 6.50 - Diario di Bordo - Ci siamo quasi...


Le esigenze dei Circoli e la necessità di ingranare il calendario delle Regate Italiane con quello internazionale fa si che le prime si sviluppino in un arco di tempo limitato a due soli mesi, sicchè tutto l'mpegno degli armatori di 650 si concentrerà da metà marzo a metà maggio. Solo Roma, Arci 650, GPI e la SMS: quattro perle, di cui tre già note ed una debuttante, terranno gli appassionati attaccati ai PC nel corso di tutte le 1000 e più miglia al calor bianco offerte dai loro bellissimi percorsi.
La raccolta delle iscrizioni si sta dipanando pian piano - Posso esprimere una previsione? Saranno prove, soprattutto, il GPI, ove si parlerà molto straniero. Sono tanti i candidati alla MiniTransat esteri che stazionano in Med ancora privi delle necessarie miglia di qualifica, con particolare riferimento alla prova obblgatoria "superiore alle 500 miglia", come recita la Guida Mini. Non è difficile prevedere che Genova farà proprio al caso loro, con nostra grande soddisfazione.

Se da noi le iscrizioni "si dipanano pian piano" la vitalità del movimento atlantico è tale che ,a soli pochi giorni dall'apertura delle liste sono già più di 30 i candidati al Minifastnet e più di 50 (!) quelli al MAP.
Che dire? Lo sapevamo che il baricentro è lassù e non possiamo che gioirne.
I Mini 650 sono la nostra passione e pensiamo, con soddisfazione, che un movimento vitale non può che riverberare alla lunga i suoi benefici anche da noi, se non altro per semplice emulazione.

Avete mai pensato a come ci si allena per la MiniTransat?
Ho provato personalmente le tecniche di Riccardo Apolloni, godendo per un sabato di fine gennaio dell'ospitalità di Davide Lusso, sul cui Zero disputeremo insieme il Minifastnet.
Il coach napoletano aveva già proposto agli iscritti allo stage una navigazione notturna a metà gennaio, con la quale aveva concatenato l'uscita del sabato con quella della domenica.
Il freddo intenso, condito con la pioggia, aveva fatto dipingere a tinte foschissime l'esperienza a chi aveva avuto l'onere e l'onore di parteciparvi. A noi è stato proposto un triangolo, basato su waypoint, di circa trenta miglia, corso con una tramontana di circa 24-27 nodi di reale.

Sono rimasto stupito dal livello di prestazione richiesto da Riccardo: una mano alla randa e spi medio per tutti e... cazziatone per chi non se la era sentita di strambare.
Al termine della bolina di ritorno, con due mani alla randa ed una al genoa, la proposta chock: via verso la Gallinara con a riva... due mani e FRULLONE!
Non avevo mai veramente pensato che si potesse usare quella vela (nella mia vulgata adatta ai venti leggeri e medi), con un forza sei. Non tutti se la sono sentita di farlo ma il solo fatto che la cosa sia stata
proposta, ed attuata sulla barca di Piero Platone su cui era imbarcato il coach, dà l'idea del livello richiesto a chi vorrà andare alla partenza della gara clou anche col solo proposito di rimanere coi denti attaccato al gruppone... Impressionante!

Neanche alla Grand Motte si annoiano.
Leggiamo dal sito di Sophie De Clerk, la belga che allena il suo Ginto al CEM di laggiù:
"Abbiamo sostenuto un allenamento in solitario di 24 ore di fila, sempre in competizione con le altre barche, ed alla fine ci siamo sottoposti ad un duro allenamento fisico, con test di valutazione".
Come vedete non si scherza. Chi scrive ha vissuto le preparazioni alle Transat degli anni '90 e vi assicuro che non si vedeva nulla del genere.
Si può capire del perchè le medie siano tanto migliorate nel corso degli anni.
L' RG 650 vola!
Chissà se ce la farà a diventare barca di serie prima di Ottobre? E' un fatto che le vendite non latitano e, al momento in cui scriviamo, sono già sei gli RG numerati ufficialmente.
Ricordiamo che il numero minimo è fissato in 10 unità.
Sappiamo che uno di questi, il medesimo che ha gareggiato a Barcellona, dovrebbe correre a Talamone.
Se qualcuno vorrà levarsi lo sfizio di venire a vederlo...

Non invidio nessuno... ma certo che con Jorg Reichers è difficile trattenersi!
Non gli è bastato imperversare sui Mini 650 per anni su di un Proto stellare, intercalare le nostre regate con quelle su di un 40 piedi, ovviamente nuovissimo e vincente.
No... ora ,pur conservando le barche suddette, aggiunge l'iscrizione alla Barcellona Race del 2014, sul 60 che fu di Desojoeux e Beyou.
Dai... scommettiamo che nel 2016 ce lo ritroviamo a Les Sables?... E bravo Topolone!

Purtroppo questa nuova ha una ripercussione negativa sul mondo Mini.
Charles, il mitico animatore del centro di Pornichet, è anche nello staff del tedesco Reichers.
Immagino che, già coinvolto completamente nei suoi progetti, abbia dovuto trascurare la gestione a tempo pieno degli allenamenti dei Ministi.
Mi raccontava Michele Zambelli che dalle solite 10 barche di Serie, si è passati alle due-tre attuali.
Non compiangiamoli troppo però! Tra La Rochelle, Lorient e Douarnenez, i transalpini avevano comunque solo l'imbarazzo della scelta per valutare dove allenarsi al meglio.

CONCORSO " VELISTA DELL'ANNO 2013 "
Michele Zambelli, il giovanissimo Skipper forlivese per due volte
Campione Italiano Proto, e' in lizza per il titolo nella speciale categoria "Under 25".

Vi invitiamo caldamente a sostenerlo votando direttamente sul sito della manifestazione www.velistadellanno.it/vota-qui.php

(da www.classemini.it di S. Paltrinieri) 



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