Jacopo
Cantini, giovane promessa del kite italiano, dopo un lungo testa a
testa con Renzo Mancini, ha vinto la gara del Red Bull Kite-O, una gara
di kitesurf con un format tutto nuovo che unisce per la prima volta
endurance e orienteering. I partecipanti hanno dovuto vedersela con pioggia torrenziale,
raffiche di Bora e le tante insidie della Laguna. Una gara estrema tra
fondali fangosi, cambi improvvisi di profondità, alghe e un percorso di
gara sconosciuto che ha messo a dura prova anche le capacità di
orientamento dei più esperti. Abilità tecniche e capacità strategiche: sono queste le
caratteristiche di Jacopo Cantini, 16enne di Follonica e Campione
Italiano Kitesurf Freestyle Juniores che, in un’ora e mezzo, ha
raggiunto Lignano tagliando il traguardo al limite delle sue forze. Solo
in 20 sono riusciti a concludere il percorso, in seconda posizione si è
classificato Renzo Mancini, seguito da Michele Leoni.
Ecco le prime parole del vincitore appena raggiunto il traguardo:
"Era la prima volta che facevo un’esperienza di questo tipo ed è stato
veramente bello. Dal mare alla laguna, passando da punti senza acqua che
andavano affrontati correndo, un'esperienza da rifare sicuramente! Al
tanto vento e alle onde alte si è aggiunta la pioggia che è stata un
ostacolo, ma sono riuscito a fare una bella rimonta insieme a Renzo, con
cui sono partito quasi per ultimo."
La gara è iniziata a Grado sulla spiaggia della Tenuta Primero: alla partenza a tutti i partecipanti è stata consegnata una mappa per orientarsi nella zona lagunare dell’Alto Adriatico e trovare la strada più breve per raggiungere la meta a Lignano Sabbiadoro.
La gara è iniziata a Grado sulla spiaggia della Tenuta Primero: alla partenza a tutti i partecipanti è stata consegnata una mappa per orientarsi nella zona lagunare dell’Alto Adriatico e trovare la strada più breve per raggiungere la meta a Lignano Sabbiadoro.
Più di 40 chilometri la distanza da coprire: all’uso del kite gli
atleti hanno alternato l’uso delle proprie gambe laddove la profondità
non era sufficiente da permettere la navigazione. Gli atleti hanno
tracciato il loro percorso individualmente secondo lo studio della mappa
e con l’ausilio della bussola ma erano obbligati ad attraversare dei
way point prestabiliti.
Ai primi classificati è stato consegnato del materiale Garmin e Ion e
un soggiorno presso la Tenuta Primero, partner della competizione.
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