10/08/12 - La mattima verso le sei e mezza vengo svegliato molto bruscamente dalle grida di Andrea che mi urla di salpare immediatamente l'ancora!! Appena esco in coperta capisco cosa è successo durante la notte: abbiamo "arato" tutta la baia per quasi trecento metri sotto l'azione della bora e ci siamo attestati per pura fortuna a pochi metri dagli scogli!! e senza neanche colpire nessuna delle altre quattro barche che erano alla fonda insieme a noi!! Incredibile che sia successo tutto tra le due, ultimo controllo di Andrea, e le sei mentre noi dormivamo bellamente anche se un po' sballottati!! Ormai è fatta e non ci resta che salpare ed avviarci verso il mare aperto mentre Cecilia e Jessica risvegliate dalle nostre manovre concitate e dalle grida ascoltano incredule il nostro confuso racconto mentre preparano qualcosa che assomigli ad una colazione in navigazione. Ovviamente fuori dalla baia ci aspetta un bel mare mosso con onda di circa un metro e venti nodi di vento cosa che ci costringe ad indossare le cerate ed a procedere a motore mentre, ancora increduli, mangiamo biscotti e beviamo caffè caldo. Come previsto ci dirigiamo verso il paesino di Unije sull'omonima isola che, essendo situato ad qvest, èabbastanza riparato dalla bora. Nel pomeriggio visita del paese che la "guida" definisce "romantico" ma io aggiungo: tipico, suggestivo e "misterioso" nel senso tutto da scoprire ....; relativa esplorazione delle spiaggette vicine con bagni vari inclusi, qualche piccolo acquisto per la cambusa e per la cena, una birretta al baretto e tanta nanna per un riposo necessario a riprendersi ad una giornata con così tante sorprese!
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