lunedì 30 maggio 2011

Audi Sailing Series - Lo strano caso di Turnover


Il peggior momento di Turnover è a Trieste. Veramente un po’ per tutti o quasi non sono state proprio regate splendide. Un giorno di Bora oltre i 40 nodi e una prova d’appello in cui l’aria ha fatto di tutto. Un Maestrale impazzito che ha girato, saltato, fatto saltare, soffiato, morto sepolto per poi ripresentarsi quando i giochi erano fatti. Una classifica stana quella uscita dalla terza prova delle Audi Sailing Series per i Melges 20. Due sole prove per rendere valido un appuntamento che non ha soddisfatto. Il podio è occupato da 3 barche a pari punti. Il sistema di punteggio assegna la prima posizione a Thule di Fausto Rubbini, la seconda a Peccerè, il velocissimo scafo che ha vinto, sotto altro padrone, le ultime due edizioni del circuito, terzo al Notaro Team che sopravvive anche in queste condizioni.
Otto punti ad ognuno per archiviare anche la difficile tappa di Trieste. Turnover, intanto, è vittima di uno strano caso: dopo la nuvoletta di Fantozzi, arriva la bolla di Turnover. Nella seconda prova, dopo la prima boa al vento, lo scafo dell’Amante Sailing Team effettua una pefetta issata e poi resta inchiodato per svariati minuti all’interno di un vuoto senza appello. Gli altri vanno, girano intorno, guardano esterrefatti e ringraziano la sorte di non essere lì. Quando l’aria inizia a riempire anche quel buco nero, Turnover è ultimo. Risalirà di due posizioni, accorcerà il distacco ma i punti se li prende tutti.

“Nella classifica la distanza non conta” – dice il saggio Sibello, sorridendo anche un po’. Sono cose che capitano, però è un peccato chiudere al 22° posto nella overall. Come è un peccato regatare per sole due prove. Il comitato tenta di far ripartire tutti, ma tra start annullati, un po’ per i salti del vento un po’ perché tutti sono fuori, e mollane imbarazzanti, alle 14.15 perde le speranze e rimanda tutti negli spogliatoi.

Il Melges 20 ora si ferma per circa un mese. L’1-2-3 luglio Turnover (YCCA) sarà a Malcesine per il consueto appuntamento d’acqua dolce con tutto l’equipaggio confermato: Marco Perazzo al timone, l’atleta olimpico Pietro Sibello, Gruppo sportivo Fiamme Gialle, alla tattica e l’armatore Renato Vallivero a prua.

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